Il Quartetto Ebène suona nell’aula magna de La Sapienza

MUSICA I musicisti francesi del Quartetto Ebène tornano a Roma domani, alle 20.30 nell’aula magna de La Sapienza per l’Istituzione Universitaria dei Concerti. La viola suonata da Marie Chilemme, il violoncello di Raphael Merlin e i violini di Pierre Colombet e Gabriel Le Magadure proporranno brani tratti dal repertorio di Mozart, e di Brahms accanto all’Ottavo Quartetto di Sostakovic.

Da Mozart a Sostakovic

A raccontare le pagine musicali proposte è Raphael Merlin che riguardo al quartetto K387 in Sol Maggiore di Mozart spiega che questa musica «porta l’ascoltatore in un viaggio emozionante senza respiro. Mozart in questi quartetti raggiunse un livello di brillantezza ed eccellenza forse ancora più alto che nelle sue opere, sinfonie o lavori pianistici». Perfettamente classico nella struttura, questo capolavoro del 1782 è talvolta soprannominato “Primavera” per la sua grande vitalità.

Rispetto, invece, all’Ottavo Quartetto di Sostakovic, Merlin prosegue affermando: «Il genio di Dmitri Shostakovich sta nella purezza di scrittura. Il n. 8, scritto in soli tre giorni dopo una visita a Dresda, che nel 1960 era ancora in rovina, è l’apice della sua produzione. Scritto nel 1875, il terzo e ultimo quartetto d’archi di Johannes Brahms si presta all’illusione sinfonica per la inaspettata ampiezza di suono e conferma l’ idea che il post-romanticismo tedesco potesse essere raggiunto attraverso la sola musica strumentale e in forme interamente classiche».

Quartetto Ebène, classica e non solo