Pendolari contro Trenord per i Caravaggio

È ancora scontro duro tra i pendolari e Trenord. Il Comitato Pendolari Gallarate Milano oggi ha infatti preso carta e penna per rispondere alla società ferroviaria che venerdì scorso aveva annunciato l’entrata in servizio da martedì di due nuovi treni Caravaggio sulla linea Milano-Gallarate-Varese-Porto Ceresio. Secondo i piani della società regionale, i due convogli ad alta capacità effettueranno oltre il 40% del servizio complessivo, ovvero 16 corse su 37. « In composizioni di quattro carrozze con 445 posti a sedere», spiegava Trenord, «i Caravaggio offriranno ai passeggeri della Milano-Porto Ceresio soluzioni di viaggio ad alta capacita’ ma con un occhio alla sostenibilità».

Alla notizia, il Comitato si è detto molto «perplesso» e ha definito l’annuncio «fumo negli occhi». «Questa nostra reazione», spiegano i pendolari, «è dovuta sia alla diminuzione del numero di posti (circa 60 per ogni corsa, facilmente superabile con l’utilizzo di materiali a 5 pezzi), sia dal fatto che (a parte questi interventi di facciata) il servizio sulle linee afferenti rimane ridotto per circostanze NON inerenti le problematiche sanitarie».

Per il comitato, infatti «dal 2018 c’è stata la riduzione delle corse sulla Gallarate-Luino (contrariamente alla promessa di aumentarle fatte nella precedente legislatura), oltre alla soppressione delle prime corse del mattino e delle ultime della sera avvenuta in tutta la Lombardia». E per gli utenti, è ormai chiaro «che questa soppressione perdurerà oltre il 6 febbraio per le carenze sistemiche di Trenord che, pur essendo note a tutti, sono apertamente ignorate dall’assessore e dal Presidente Fontana». E, in conclusione, il Comitato Pendolari Gallarate ha ricordato di aver «chiesto tramite una lettera al presidente Fontana (dal quale aspettiamo una risposta) il ritiro delle deleghe nei confronti dell’assessore regionale ai trasporti Anna Maria Terzi».

Da parte sua, la società di trasporto ricorda che i due Caravaggio sono fra i 222 nuovi convogli acquistati dalla Regione Lombardia per Trenord con un investimento di circa 2 miliardi di euro, che consentiranno progressivamente di cambiare il volto del servizio ferroviario lombardo. Con i due ingressi in servizio, sale a 39 il numero dei nuovi treni già in circolazione sulle linee lombarde.