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3:14 pm, 12 Gennaio 22 calendario

Scuole, dilaga la protesta dei licei contro il gelo nelle classi

Di: Redazione Metronews
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Scuole, dilaga la protesta dei licei contro il gelo nelle classi. Si allunga la lista delle scuole che protestano dopo il rientro dalla pausa natalizia a causa del freddo in aula. Dopo il caso dei due licei milanesi (il classico Beccaria e il Brera) anche a Roma alcune scuole si sono ritrovate oggi con ragazzi costretti a indossare le giacche e i cappelli per ottemperare all’obbligo di arieggiare le aule.  

Scuole, dilaga la protesta dei licei contro il gelo nelle classi

MILANO: Gli studenti milanesi del Liceo Classico Beccaria protestano per il freddo mentre 30 allievi del Liceo Brera attendono conseguenze disciplinari per un corteo spontaneo nato a causa delle basse temperature registrate all’interno delle aule.  ROMA: A Roma idem. Temperature bassissime nelle classi a causa delle finestre aperte per il covid ed i sistemi di riscaldamento mal funzionanti. «Fa freddo. I caloriferi sono vecchi, otturati, senza manutenzione, le finestre aperte per il covid. Stiamo a lezione in cappotto, con cappelli e coperte», dice all’Adnkronos Luca Ianniello della rete degli studenti medi che denuncia: «A Roma al liceo Machiavelli ed al Croce gli studenti si sono congelati. La temperatura in classe in genere arriva ad essere tra i 13 e i 14 gradi». 

Giannelli: sistemi areazione? Competenza di Enti locali

E sul tema dei sistemi di areazione e l’accusa rivolta ai dirigenti scolastici per il mancato utilizzo dei fondi erogati alle scuole con il decreto sostegni bis..   «E’ ben noto che la legge 23/1996 attribuisce la competenza a installare qualsivoglia impianto nelle scuole esclusivamente agli Enti locali, non certo alle istituzioni scolastiche». Lo afferma il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, che vuole fare chiarezza sui 350 milioni erogati alle scuole: soldi che, spiega, «non hanno niente a che fare con i sistemi di aerazione». In questi ultimi giorni, molti hanno chiesto conto ai dirigenti scolastici di come è stato utilizzato il Fondo con le risorse istituito dal cosiddetto decreto Sostegni bis e, in particolare, delle ragioni per cui non sono stati realizzati dei sistemi di aerazione. 

Quindi, conclude: «Abbiamo tutti il dovere di essere chiari nei confronti dell’opinione pubblica, delle famiglie e degli studenti. Addossare responsabilità improprie ai dirigenti scolastici che, da due anni, lavorano senza sosta per assicurare alla collettività un servizio fondamentale, supportando tra l’altro il sistema sanitario, non è solo ingeneroso ma è scorretto, al punto da assomigliare alla sgradevole pratica dello scarica-barile. La competenza in materia di impiantistica, ribadisco, è rigidamente assegnata dalla legge agli enti locali». 

12 Gennaio 2022
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