Covid
11:51 am, 30 Dicembre 21 calendario

Autorizzato dall’Aifa l’antivirale della Merck

Di: Redazione Metronews
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E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale la determina dell’Aifa con le modalità  e le condizioni di impiego dell’antivirale Lagevrio (molnupiravir) prodotto dall’azienda Merck per il trattamento del Covid «nei pazienti adulti non ospedalizzati per Covid-19 con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 grave». Un farmaco che sarà disponibile dal 4 gennaio e sarà poi distribuito alla Regioni dalla struttura commissariale.

L’antivirale, si legge, «è impiegato nel rispetto delle seguenti modalità : la selezione del paziente è affidata ai medici di medicina generale, ai medici delle Usca(r) e, in generale, ai medici che abbiano l’opportunità di entrare in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi-moderati e di indirizzarli rapidamente alla struttura presso la quale effettuare la prescrizione con compilazione del registro di monitoraggio e la distribuzione del farmaco che deve avvenire nel rispetto dei criteri fissati dalla Cts, e indicati nell’ambito del registro, di cui all’art. 2; la prescrivibilità  del prodotto è limitata ai medici operanti nell’ambito delle strutture identificate dalle regioni per la somministrazione; la prescrizione ed il trattamento devono garantire la somministrazione del prodotto il più  precocemente possibile rispetto all’insorgenza dei sintomi, e comunque non oltre i cinque giorni dall’inizio degli stessi; gli operatori sanitari nella gestione del trattamento tengono conto delle informazioni riportate negli allegati 1 e 2, che costituiscono parte integrante della presente determina».

Secondo i dati aggiornati dello studio Move-Out, la pillola antivirale consente una riduzione del rischio relativo di ricovero o morte per Covid del 30%. Un’efficacia che risulta più bassa rispetto a quella riportata in precedenza nell’analisi ad interim dello stesso trial, poi aggiornato dalla stessa azienda, in cui si segnalava un dimezzamento del rischio (riduzione del 48%). Ma comunque uno strumento in più nella battaglia contro il virus. Anche Pfizer ha sviluppato un antivirale.

L’Aifa oggi ha reso anche noto l’autorizzazione all’utilizzo più esteso di un altro antivirale, il  remdesivir , per i soggetti non in ossigeno-terapia ad alto rischio di COVID-19 grave:  il farmaco può essere utilizzato fino a 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste in una somministrazione endovenosa, è di 3 giorni.

30 Dicembre 2021
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