CINEMA
12:06 am, 14 Dicembre 21 calendario
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Manetti Bros con Diabolik: «Un sogno che si realizza»

Di: Orietta Cicchinelli
Diabolik
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Portare al cinema uno dei fumetti più popolari di sempre: un sogno che si è trasformato in realtà per i Manetti Bros. I fratelli romani ce l’hanno fatta e il loro Diabolik sarà nelle sale dal 16 dicembre (in 500 copie). Il personaggio è già stato protagonista di film, dal Diabolik di Mario Bava (1968) alla serie tv animata Diabolik di Corton, Ayak, Coudert (1999). Da Diabolik sono io di Giancarlo Soldi (2019) e la parodia che, nel 1967, gli ha dedicato Steno Arriva Dorellik, con Johnny Dorelli.

I Manetti Bros e il loro Diabolik

I fratelli riportano sullo schermo il “re del terrore” con la benedizione della casa editrice Astorina, realizzando un film filologico, denso di cultura e atmosfere Anni 60, dai ritmi lenti e recitato a tratti teatralmente.

«Volevamo fare il film di Diabolik, non il film su Diabolik – spiegano Marco e Antonio Manetti – e ci piaceva l’idea di fare un classico. E abbiamo anche fatto delle citazioni di Hitchcock. La stessa musica di Pivio e Aldo De Scalzi è volutamente intonata con questo clima. Abbiamo cercato di essere fedeli ma la fedeltà non esiste: quando metti in scena un fumetto che ami, fai un lavoro soggettivo».

Diabolik ed Eva Kant

Diabolik, racconta l’incontro tra il criminale e la bella ereditiera Eva Kant. «Diabolik non esiste senza Eva Kant», dice Miriam Leone che la interpreta egregiamente. L’avversario di Diabolik è Ginko. Un ispettore intelligente, una sorta di alter ego dello stesso super-criminale. Nel ruolo l’ottimo Valerio Mastandrea. L’attore è a suo agio nei panni di un ispettore acuto, pacato, che fuma la pipa e capta le intenzioni del suo avversario. Un nemico che rispetta (contraccambiato) e lo stimola. Il protagonista del titolo (anche se il personaggio più forte è Eva Kant), Diabolik, è affidato a Luca Marinelli. Una scelta dettata dalla volontà dei Manetti di portare sullo schermo la freddezza del personaggio: criminale algido, impassibile. Come disegnato dalle sorelle Giussani 60 anni fa.

Nel cast anche Serena Rossi

Da segnalare la presenza di Serena Rossi, nel ruolo dimesso di moglie sottomessa Anni ’60. Si tratta di Elisabeth, moglie di Dorian (ovvero Diabolik), ’infermiera che passa il tempo tra il lavoro e l’attesa del suo amato marito. Una figura che esiste solo nei primi due albi delle sorelle Giussani – prima della comparsa di Eva Kant – poi eliminato perché le autrici hanno capito che serviva accanto al fuorilegge una figura femminile altrettanto forte, seppure (apparentemente) gentile, elegante, raffinata e bellissima. Fanno parte del cast anche Alessandro Roia, Roberto Citran e Claudia Gerini, mentre le canzoni originali sono di Manuel Agnelli.

La sceneggiatura e il fumetto

La scommessa dei Manetti è di portare sullo schermo uno spaccato dichiaratamente vintage, con auto d’epoca eccezionali (la Jaguar E-Type di Diabolik è da sempre considerata come una delle più belle vetture di tutti i tempi), costumi, linguaggio e ritmi degli anni ’60.
Ma questo film, dai ritmi lenti, potrà piacere ai ragazzi di oggi, cresciuti con i film roboanti, chiassosi soprattutto in tema di supereroi? «È esattamente il mondo in cui volevamo che il fumetto fosse portato sullo schermo – dice Mario Gomboli di Astorina – dopo anni che le sorelle Giussani prima, e io dopo, abbiamo visto e rifiutato tantissime sceneggiature che non rispondevano allo spirito del fumetto».
Mentre, i Manetti Bros aggiungono: «Per anni non ci siamo sentiti in grado di proporre qualcosa, ci sentivamo piccoli e inadeguati. Poi abbiamo trovato il coraggio di proporre la sceneggiatura a Mario Gomboli e abbiamo realizzato un sogno». Agli spettatori l’ardua sentenza!

14 Dicembre 2021 ( modificato il 15 Dicembre 2021 | 10:48 )
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