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9:27 am, 3 Dicembre 21 calendario

Scoperti dai Carabinieri 281 medici No Vax che andavano al lavoro

Di: Osvaldo Baldacci
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Controlli a tappeto del NAS dei Carabinieri per scovare medici no vax che andavano irregolarmente al lavoro.
Nella campagna di verifiche sul rispetto dell’obbligo vaccinale per le figure “esercenti le professioni sanitarie” e “operatori di interesse sanitario”, condotta d’intesa con il Ministero della Salute, i servizi sono finalizzati in particolare ad individuare i professionisti, sia in ambito pubblico che in regime di attività libero professionale presso studi e ambulatori privati, che continuano ad esercitare l’attività, sebbene privi di vaccinazione anti-COVID. Appare evidente la criticità, nel contesto generale della campagna vaccinale anti-COVID, rappresentata da operatori del settore sanitario e a diretto contatto con i pazienti / utenti, risultanti privi di copertura anticorpale.

I controlli sui medici no vax

Ad oggi, nel corso di controlli presso 1.609 strutture e centri sanitari pubblici e privati sono state verificate circa 4.900 posizioni relative a medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, fisioterapisti e altre figure, accertando 281 situazioni irregolari dovute all’esercizio della professione in assenza della vaccinazione.
Tra i professionisti controllati è emerso che 126 di loro eseguivano prestazioni seppur già destinatari del provvedimento di sospensione dall’Ordine professionale su segnalazione dell’Autorità sanitaria (ASL, ASP, ATS, etc.), continuando a svolgere la libera professione presso gli studi medici di proprietà o presso ambulatori, come pure all’interno di reparti in ospedali pubblici e cliniche private, in ragione del loro incarico di medico o infermiere.

Medici di famiglia

Tra i medici no vax, sono stati individuati anche 8 medici di famiglia, tra medici e pediatri di medicina generale operanti in alcune Regioni (Abruzzo, Sardegna, Campania e Lazio), risultati non essersi mai sottoposti a vaccinazione.
Il servizio di controllo ha determinato anche l’avvio di accertamenti nei confronti di Aziende Sanitarie di alcune Regioni e Provincia Autonoma (Calabria, Sicilia, Molise, Bolzano-Alto Adige) per possibili condotte omissive e di inerzia nella regolare predisposizione dei provvedimenti amministrativi e disciplinari nei confronti del personale risultato non vaccinato.

Medici no vax a Latina, Viterbo, Bologna, Torino, Perugia, Brescia

A Latina nel corso di una verifica ispettiva presso una farmacia, è stata rinvenuta documentazione medica a firma di un medico di medicina generale, con studio in Aprilia, rilasciata sebbene risultato lo stesso non avesse assolto all’obbligo vaccinale. Il medesimo è stato segnalato all’ASL che ha emesso, nei suoi confronti, un provvedimento di sospensione a svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali o comportino il rischio di diffusione del contagio da Sars-Cov-2. Nonostante ciò, il NAS ha sorpreso il medico mentre continuava ad effettuare visite ai propri assistiti presso il proprio studio.

Deferiti inoltre alla competente A.G. due medici di medicina generale, titolari di due distinti studi dislocati nella provincia di Latina, per aver continuato a svolgere l’attività professionale malgrado fossero stati sospesi dal relativo ordine di appartenenza per inosservanza
dell’obbligo vaccinale.

Infine deferito in stato di libertà un odontoiatra, con studio medico in Priverno (LT), risultato svolgere la propria attività benché sospeso dall’ordine professionale.

A Civita Castellana (Viterbo), segnalati all’Ordine dei Medici-Chirurghi e all’ASL, due medici chirurghi specializzati impiegati presso un poliambulatorio per avere esercitato la professione medica presso la struttura sanitaria sebbene non sottoposti a vaccinazione obbligatoria per Covid-19.

A Bologna è stata individuata una dottoressa in atto di svolgere visite ambulatoriali presso un’unità operativa pediatrica di un nosocomio di Bologna, nonostante fosse stata sospesa dal proprio Ordine.

Il NAS di Torino ha deferito in stato di libertà una farmacista per aver esercitato abusivamente la propria professione in una farmacia di Carmagnola (TO) nonostante la sospensione del relativo ordine professionale.

I Carabinieri di Perugia hanno deferito alla competente A.G., per esercizio abusivo della professione in concorso tra loro, due veterinari co-titolari di un ambulatorio ubicato in Corciano (PG). A seguito di attività ispettiva è stato accertato che uno dei due, benché sospeso dal proprio ordine professionale, continuava a svolgere la professione nell’ambulatorio veterinario con la complicità del collega.

Deferiti alla competente A.G. ben 13 farmacisti, tra titolari e dipendenti, tutti operanti in farmacie della provincia di Brescia, in relazione ai quali l’Ordine professionale aveva decretato la sospensione, quale conseguenza dell’omessa vaccinazione.

3 Dicembre 2021
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