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3:58 pm, 19 Ottobre 21 calendario

Troppi contagi, poco vaccino: Lettonia lockdown, crisi Russia

Di: Redazione Metronews
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Poco vaccino, casi in aumento e ritornano coprifuoco e lockdown. La Lettonia sta infatti programmando un nuovo lockdown per far fronte all’aumento dei casi di infezione da Coronavirus. Ad annunciarlo è stato il premier Krisjanis Karins al termine di un incontro con il comitato di crisi sul Covid. Le restrizioni – che dovranno passare al vaglio di una riunione di governo e del parlamento – entrerebbero in vigore giovedì 21 per essere revocate il 15 novembre. E’ in programma un coprifuoco tra le 20 e le 5 del mattino, mentre dovranno restare chiusi bar, cinema, teatri, sale da concerto. Nei ristoranti non si potrà consumare il pasto sul posto, e tra gli esercizi commerciali resteranno aperti solo gli alimentari o quanti vendono prodotti essenziali. La stragrande maggioranza della popolazione attiva dovrà lavorare a distanza, esclusi i settori delle costruzioni, dei trasporti e pochi altri. Lezioni a distanza nelle scuole tranne per le classi fino alla terza elementare. Nelle ultime due settimane nel paese sono stati registrati 1.307 nuovi contagi per 100mila abitanti. Poco meno della metà della popolazione – circa 1,9 milioni gli abitanti – ha completato il ciclo vaccinale.

La Russia al lockdown lavorativo

Anche la Russia corre ai ripari per arginare la diffusione di Covid-19 nel Paese, che è ormai arrivato a contare oltre 34 mila casi e più di mille decessi al giorno. La vice premier, Tatiana Golikova, ha chiesto al Consiglio dei ministri di varare una settimana non lavorativa – dal 30 ottobre al 7 novembre – per cercare di rallentare l’avanzata del coronavirus. Come riportano i media russi, il premier Mikhail Mishustin ha già detto di appoggiare la proposta. Dopo la prima ondata della pandemia, la Russia non ha mai di fatto varato un vero e proprio lockdown, la campagna vaccinale procede a rilento, tra scetticismo e mancanza di comunicazione, mentre i cittadini per lo più ignorano le già flebili misure anti-Covid. Mishustin ha spiegato che la settimana non lavorativa prevede 7  giorni in cui gli impiegati dei servizi non essenziali non andranno a lavoro, ma saranno retribuiti. Golikova ha poi suggerito che alcune regioni dovrebbero introdurre la misura già a partire dal 23 ottobre e ha invitato i pensionati non vaccinati a iniziare ad auto-isolarsi. La proposta del governo russo di fermare i lavoratori dei settori non essenziali per sette giorni deve essere accolta dal presidente Vladimir Putin. «Non appena prenderà una decisione a riguardo, lo comunicheremo», ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

A Mosca chiusi in casa over 60

Confinamento in casa per gli over 60 e le persone con malattie croniche e obbligo per le aziende di avere in smart working almeno il 30% dei loro dipendenti, ad eccezione dei vaccinati o delle persone che hanno avuto il coronavirus. Sono alcune delle misure varate dalle autorità di Mosca per far fronte a una nuova ondata di casi e decessi legati alla pandemia e che saranno in vigore dal 25 ottobre al 25 febbraio. Il sindaco, Sergei Sobyanin, ha anche stabilito che le società di servizi della capitale russa dovranno vaccinare almeno l’80% del loro personale con la prima dose entro il 1 dicembre e la seconda entro il 1 gennaio 2022. “Sono ben consapevole di quanto siano noiose e scomode le attuali restrizioni, ma semplicemente non c’è altro modo per proteggervi da malattie gravi”, ha detto Sobyanin, citato dal sito del Moscow Times.
Il sindaco ha denunciato la crescita dei ricoveri giornalieri e dei pazienti in condizioni critiche nella capitale, sottolineando che solo 1,14 milioni dei 3 milioni di residenti di età pari o superiore a 60 anni sono vaccinati. “Di conseguenza, il 60% dei pazienti attualmente negli ospedali Covid sono moscoviti di età superiore ai 60 anni”, ha aggiunto. Mosca è l’epicentro della pandemia di Covid-19 in Russia, rappresentando oltre il 20% degli 8 milioni di casi totali del paese.

19 Ottobre 2021
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