Milano
10:00 pm, 30 Settembre 21 calendario
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Un’opera per ricordare il naufragio di migranti del 2013

Di: Redazione Metronews
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A 8 anni dal naufragio a largo di Lampedusa in cui persero la vita 368 migranti, domenica 3 ottobre ricorre la Giornata nazionale delle vittime  dell’immigrazione.  A largo dell’Isola dei Conigli un barcone carico di migranti si incendiò e 368 delle 500 persone a bordo persero la vita. Solo 155 migranti tra donne, bambini e uomini vennero strappati alla morte grazie all’intervento dei soccorritori.  Dal 2013 17.800 migranti sono morti o dispersi nel Mediterraneo centrale.

Un’opera in crowdfunding per i migranti

E proprio domenica al teatro dell’Arte di Milano andrà in scena Requiem Mediterraneo, missa pro defunctis in memoria dei migranti caduti sulle rotte del Mare Nostrum, composta da Sebastiano Cognolato per voce bianca, tenore, soprano, coro, pianoforte e mimi in scena. Requiem Mediterraneo è un’opera partecipata, è sostenuta da Fondazione Soleterre con il patrocinio dell’UNHCR, e vede la partecipazione del tenore e direttore Mirko Guadagnini con il suo Intende Voci Chorus, Silvio Oggioni, regista, Fernanda Damiano, pianista, il soprano Valentina Coladonato, il tenore Blagoj Nacoski, e una voce bianca preparata dall’Accademia del Teatro alla Scala. Si sono poi aggiunte al cast anche il Liceo Statale Carlo Tenca di Milano, scuola Ambasciatrice del Parlamento Europeo, i cui studenti costituiranno il coro scenico, e il Carcere di Bollate, le cui persone detenute hanno preparato i costumi di scena grazie all’associazione Arte in Tasca. Il Comune di Milano ha sostenuto il progetto contribuendo a far nascere le collaborazioni, e Triennale Teatro dell’Arte ha messo a disposizione la struttura.

La storia di Mabrouk

L’opera si concentra su una storia particolare. L’11 ottobre del 2013, su un barcone mitragliato dalla guardia costiera libica alla deriva al largo di Lampedusa, nasceva un bambino. Sette minuti dopo il barcone affondava trascinando con sé il neonato, la madre e altre decine di bambini. L’imbarcazione era monitorata dalle marine italiana e maltese da ore, nessuno è intervenuto. Il neonato si chiamava Mabrouk. La sua storia è stata ricostruita in una inchiesta del giornalista Fabrizio Gatti.

Diverse onlus, enti e personalità sensibili al tema si sono successivamente unite a Soleterre per sostenere e promuovere Requiem Mediterraneo: Gariwo La Foresta dei Giusti, Comitato 3 ottobre, Festival dei Diritti Umani, Visionica Onlus, Serate Musicali di Milano.

30 Settembre 2021
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