M5S, lo stallo resta Conte parlerà nel pomeriggio

Il M5S resta nella bufera dopo l’attacco del Garante all’ex premier. Niente blitz di Beppe Grillo a Roma, che aveva confidato ai suoi più stretti collaboratori la volontà di tornare a breve, già nelle prossime ore, nella Capitale. La telefonata non risolutiva con Giuseppe Conte nel tardo pomeriggio di ieri avrebbe al momento fatto desistere il garante e fondatore  convinto che non sia utile rimettersi in viaggio. Le speranze di ricucire sembrano infatti ridotte al lumicino, resta lo stallo e le distanze tra i due.
“La telefonata è andata malissimo, le posizioni inconciliabili. Ormai è davvero difficile ci si possa mettere d’accordo…”, riferisce chi ha parlato in questo ore con Grillo. 
Dopo lo scontro della settimana scorsa dunque la situazione è «molto critica», «burrascosa». L’attesa è per quello che dirà oggi l’ex premier in conferenza stampa. Conte ha convocato un incontro con i giornalisti alle 17,30 al tempi di Adriano a Roma. Chi lo conosce dice che l’avvocato non molla: il che va letto in due direzioni: non recede da quello che, nero su bianco, ha scritto nel nuovo statuto e dalla impossibilità di accettare una diarchia alla guida di M5S.
Nello stesso tempo, Conte non avrebbe nessuna intenzione di ritirarsi a vita privata perchè nel progetto di rifondazione del Movimento ci crede. Quanto alla eventualità che in caso di rottura Conte possa dar vita ad un nuovo partito, ad ora Conte ha sempre detto di no. Ma nella galassia pentastellata si sottolinea che i contiani sarebbero la maggior parte.