Il bimbo sopravvissuto è sveglio e parla con la zia

Eitan, il bimbo di 5 anni, unico sopravvissuto alla tragedia avvenuta sul Mottarone, è sveglio e cosciente, parla con la zia e si guarda intorno. Dal punto di vista clinico è sempre in prognosi riservata, spiegano dall’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove da domenica è ricoverato. Nei prossimi giorni il piccolo lascerà il reparto di Rianimazione e verrà trasferito in un reparto di degenza.
Sul fronte indagini, si terrà domattina  l’udienza di convalida dei fermi di Luigi Nerini, amministratore della società Ferrovie del Mottarone, Gabriele Tadini, capo operativo dell’impianto, e Enrico Perocchio, direttore d’esercizio. I tre sono in carcere nell’ambito dell’inchiesta sul disastro. Gli inquirenti hanno sequestrato tutto, «anche la scatola nera», ha detto il capitano Luca Geminale, comandante della compagnia dei carabinieri di Verbania.
Quanto al forchettone Anton Seeber, presidente di Leitner, l’azienda altoatesina che si occupa delle costruzioni di impianti a fune, ha detto che «l’utilizzo è espressamente vietato con persone a bordo».