TORINO
6:59 pm, 25 Marzo 21 calendario

In Piemonte è boom di reati ambientali

Di: Redazione Metronews
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ambiente  Nel 2019 il Piemonte si è piazzato all’11° posto per reati ambientali, 1.307 quelli scoperti, con 1.108 denunce e 116 sequestri; al 6° posto per illegalità nel ciclo di rifiuti, con 680 reati, contro i 402 scoperti nel 2018, e 109 sequestri; al 5° posto per incendi. Sono i dati del rapporto “Ecomafie 2020” di Legambiente illustrati ieri dal presidente Giorgio Prino. «La pandemia – ha detto – si è dimostrata un fattore accelerante degli elementi criminogeni». In questo scenario si inserisce il lavoro di Barricalla, il più grande impianto di smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi nato 33 anni fa, ricorda il presidente Alessandro Battaglino, «proprio per recuperare una cava dismessa utilizzata in modo illegale. Finora abbiamo smaltito 2,8 milioni di tonnellate di rifiuti speciali e oggi approviamo il bilancio 2020 con risultati buoni. Quello che serve per tagliare le ali a chi vuole smaltire rifiuti illegalmente è un adeguamento impiantistico». Barricalla in questi anni ha versato  circa 11 milioni come compensazione per eventuali disagi ambientali prodotti dall’impianto, sul quale, insiste un impianto fotovoltaico, che presto sarà raddoppiato e che produce circa un megawatt di corrente, in grado di soddisfare il bisogno di 2 mila persone l’anno, con un risparmio di 700 tonnellate di co2. «L’interesse della criminalità organizzata nel settore dei rifiuti è sempre più pressante – dice Alessandra Dolci, capo dellla Dda milanese – anche perché la sanzione non è adeguata». Non va meglio nel settore alimentare che, sottolinea Carlo Pellicano, della Procura di Torino, «ha una normativa farraginosa e antichissima, pene irrisorie e un processo penale lentissimo».

25 Marzo 2021
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