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6:00 am, 9 Novembre 20 calendario

La protesta dei residenti per salvare il bunkerino di Focene

Di: Lorenzo Grassi
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Monta la protesta di residenti e studiosi – in particolare il Network italiano bunker e rifugi antiaerei – per salvare un importante sito della memoria storica, fermando le ruspe che nei giorni scorsi hanno iniziato la demolizione di un piccolo bunker italiano della Seconda guerra mondiale tra viale di Focene e via delle Acque Basse a Fiumicino per fare posto ad un’abitazione di edilizia privata. La demolizione – che ha già danneggiato la parte posteriore della struttura bellica in cemento – è stata avviata nonostante una diffida inviata dalla Soprintendenza per l’Area metropolitana di Roma, che ha segnalato la mancanza nella procedura di autorizzazione della preventiva verifica di interesse del bene. Quindi già oggi potrebbe scattare lo stop al cantiere. Ad oltre 75 anni dalla loro costruzione, infatti, i bunker sono tutelati “ope legis” dal Testo unico dei Beni culturali.

Una inedita manifestazione

Domenica a Focene si è svolta una manifestazione dei residenti in difesa del “fortino” e del suo valore di memoria storica. Si tratta della prima protesta pro bunker che si sia mai svolta in Italia. «Il bunkerino di Focene – sottolineano gli esperti del Gruppo ipogei bellici dell’Associazione Sotterranei di Roma – non è un semplice rudere di cemento da bonificare e togliere di mezzo, ma un tassello dell’importante sistema difensivo dei Caposaldi realizzato nei primi anni Quaranta per prevenire un eventuale sbarco sul litorale romano con attacco alla Capitale. Va dunque preservato, al limite con un suo trasloco e una musealizzazione. È ciò che sta avvenendo in molte altre parti d’Italia. Ci auguriamo che le ruspe siano fermate immediatamente».

9 Novembre 2020 ( modificato il 10 Maggio 2023 | 16:00 )
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