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4:03 pm, 3 Marzo 22 calendario

Da Milano a Roma, quei bunker sopravvissuti al tempo

Di: Lorenzo Grassi
quei bunker sopravvissuti al tempo
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Da Milano a Roma, quei bunker sopravvissuti al tempo. Costruiti in tutta Italia, dalle città alle aree montane, in particolare durante la Seconda Guerra Mondiale, i bunker nel nostro Paese sono molto diffusi e in alcuni casi per la loro realizzazione vennero coinvolti i migliori ingegneri. Nel solo Trentino Alto Adige, dal 1938 al 1942, furono costruiti cinquanta grandi rifugi di cemento tra le città di San Candido, Sesto e Dobbiaco. I bunker Breda, o più precisamente i rifugi antiaereo della V Sezione Aeronautica della Breda, sono presenti in tutto il settore est del Parco Nord di Milano. Il bunker del Monte Soratte alle porte di Roma, costruito a partire dal 1937 per volere di Mussolini, rappresenta una delle più imponenti opere di ingegneria militare in Europa: 4 km di gallerie, una vera e propria città sotterranea. Alcuni dei bunker presenti in Italia sono veramente suggestivi e restano preziosi testimoni della nostra storia.

Quei bunker sopravvissuti al tempo

Numerosi i bunker a nord di Milano, rifugi per piloti e operai che potevano accogliere, ognuno, 40 persone per un massimo di 3 ore. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale furono abbandonati e dimenticati finché un ritrovamento accidentale li restituì alla comunità e sono diventati luoghi che accolgono eventi, mostre e iniziative culturali. Lungo i confini settentrionali dell’Italia fu scavato un numero incredibile di bunker. Per la maggior parte sono chiusi, altri sono nelle disponibilità dei Comuni e trasformati in monumenti storici. Come nel caso di “Opera 1”, in provincia di Bolzano, dove è stato creato “Il sentiero delle rimembranze e della solidarietà”.

I bunker di Mussolini e del Re

Un bunker che era stato pensato per Mussolini in persona si trova sotto Palazzo Venezia a Roma. Si estende su 80 metri quadrati, circondato da muri in cemento armato spessi più di 2 metri. Ma non fu mai completato. Nel parco di Villa Torlonia ci sono invece i due rifugi antiaereo utilizzati dalla famiglia Mussolini e l’avveniristico bunker a sezione rotonda che, a sua volta, non era ancora pronto quando il capo del regime fu deposto e arrestato il 25 luglio del 1943. All’Eur, sotto Palazzo Uffici, fu realizzato un ampio ricovero per le maestranze che lavoravano al progetto dell’Esposizione Universale, poi saltata a causa della guerra. Anche la famiglia reale Savoia aveva un ricovero, dotato di tutti i comfort, a poca distanza dalla Palazzina Reale nel parco di Villa Ada a Roma. Purtroppo sia questa struttura che quelle di Villa Torlonia, dopo un lungo periodo di apertura alle visite guidate, da un anno sono in attesa del nuovo bando del Campidoglio e restano inesorabilmente chiuse. È invece visitabile, a 45 km dalla Capitale, il bunker del Monte Soratte che nel dopoguerra fu indicato dalla Nato come possibile sito con protezione antiatomica per le alte cariche istituzionali e politiche italiane.

3 Marzo 2022
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