Niccolò Fabi: «Io non urlo, sussurro»

TORINO Il suo è un tour di successo, che sta raccogliendo “tutto esaurito” un po’ ovunque. E così sarà anche domenica al Colosseo, quando Niccolò Fabi presenterà l’ultimo cd “Tradizione e tradimento”, uscito lo scorso ottobre. Un percorso a piccoli passi, quello del cantautore romano, sul filo di una poetica minimale e a tinte tenui, che però lo sta portando a risultati importanti.
«Slogan e retorica? No, grazie. Io non urlo, sussurro. E arrivo lentamente, ma arrivo. Sono un seduttore, non un conquistatore», spiega. E aggiunge: «In questo disco volevo allontanarmi dal passato, ma dopo dei tentativi falliti, sono tornato sui miei passi. E ho trovato un equilibrio diverso, con la mia identità al centro. Il titolo si riferisce proprio al dilemma fra certezza e rischio, cosa conservare e cosa lasciare andare».
In queste nuove canzoni si parla di migrazioni, smarrimento, rapporti con gli altri, pubblico e privato, fra calore acustico e un pizzico d’elettronica. «Il presente mi fa un po’ paura, la società va in una direzione in cui non mi riconosco. Coi miei brani cerco di stimolare le persone verso l’umanità e la sensibilità. E contro il cinismo».
In alternativa, stasera al FolkClub i Gang con “Calibro 77”, fra rock e canzone d’autore.
In programma anche due omaggi a Fabrizio De André: stasera all’Off Topic col Consorzio Anime Salve e domani alla Nave dei Folli di Chieri con Federico Sirianni.
Per gli incontri, domenica alle 19 Brunori Sas presenterà il nuovo album “Cip!” al Cafè Muller.
DIEGO PERUGINI
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