Riforme
6:58 pm, 18 Dicembre 19 calendario

Taglio dei parlamentari raggiunta quota per referendum

Di: Redazione Metronews
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I promotori della raccolta firme al Senato per la richiesta di referendum costituzionale sulla riforma che taglia il numero dei parlamentari confermano che le firme raccolte hanno raggiunto in queste ore quota 65 senatori. 
Effetti. Il “blocco” dell’entrata in vigore del  taglio dei parlamentari non accelera le elezioni, rimarcano  i promotori del referendum sulla riforma. Dice Davide Giacalone della  Fondazione Einaudi: “Vedo tante interpretazioni sull’impatto del  referendum sulla durata della legislatura. Ma è una lettura a doppia lama. Posso leggere che convocando il referendum, la riforma non entra più in vigore a gennaio e in quel lasso di tempo, se ci fosse un voto anticipato, si voterebbe con la vecchia composizione del Parlamento e questo sarebbe forte incentivo ad andare a votare”.    “Ma si può sostenere anche il contrario: una volta che il Parlamento ha fatto una riforma costituzionale e solo il cielo sa perchè gli  italiani non debbano andare subito a votare con il Parlamento nella sua nuova formazione”. Aggiunge Tommaso Nannicini nel corso di una conferenza stampa alla Camera del comitato promotore: “L’impatto di questa iniziativa sulla legislatura può essere argomentato in due modi”.   “Basta complottismo su a chi serve il referendum e a cosa porterà. Io da parlamentare del Pd spero che una finestra che permetta di votare con le vecchie regole, servirà invece alla maggioranza a trovare una coerenza di indirizzo politico che ogni tanto latita e dare un senso alla legislatura per farla durare più a lungo”.
Conte. “Abbiamo tanto da fare ancora”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha risposto a chi gli chiedeva se il referendum sulla riforma che introduce il taglio degli eletti avrà un impatto sul governo.  “Non influenza e non può influenzare l’agenda” di governo, ha precisato il premier, al termine della cerimonia di auguri di fine anno al Quirinale. “Sono percorsi istituzionali”, ha continuato. “Giorno dopo giorno lavoro per risolvere i problemi”.
Le firme. Questi i nomi dei 65 firmatari:- PSI-ITALIA VIVA: Garavini, Nencini; – LEGA (ex M5S): Grassi, Urraro; – 5STELLE: Giarrusso, Di Marzio, Maricotti – PD: Nannicini, Verducci, Rojc, Rampi, D’Arienzo, Giacobbe, Pittella – FORZA ITALIA: Serafini, Cangini, Dal Mas, Masini, Caliendo, Moles, Causin, Minuto, Fantetti, Pagano, Rizzotti, Binetti, Stabile, Schifani, Mallegni, Sciascia, De Siano, Carbone, Caligiuri, Cesaro, Saccone, Vitali, Lo Nardo, Messina, Craxi, Berardi, Perosino, Alderisi, Paptheu, Barboni, Fazzone, Biasotti, Aimi, Giro, Modena, Malan, Gasparri, De Poli, Pichetto, Fratin, Paroli; – MISTO: Martelli, De Falco, Nugnes, Fattori, Bonino, De Bonis, Buccarella, Merlo, Cario, – Rubbia (Senatore a vita).

18 Dicembre 2019
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