Il Rock da paura by Alice Cooper
TORINO Forse ai giovani d’oggi il suo nome dirà poco o nulla, ma Alice Cooper è stato un personaggio molto amato e discusso negli Anni ‘70. Un rocker eccessivo e carismatico, che ha lanciato l’idea di un concerto spettacolare e ricco di trovate macabre, con tanto di bambole impalate e ghigliottine sul palco, mentre lui stesso si presentava con un pitone attorcigliato al collo. È un nome storico dell’hard-rock, anzi dello “shock rock”, quel sottogenere che mescola sonorità toste e atmosfere “da paura”, con scenografie ed effetti speciali degni di un film horror.
Il vecchio leone Alice Cooper, nonostante le primavere che avanzano e i 71 anni compiuti lo scorso febbraio, non molla la presa e ha dichiarato di voler proseguire la sua vita a tutto rock. E stasera al Pala Alpitour (ore 21, da euro 46), unica data italiana, è pronto a infiammare (e intimorire) i fan col suo live, in un tripudio di ghigliottine, maschere, serpenti, trucco pesante, visioni truculente e altro ancora. Una sorta di Grand Guignol del rock, ma senza dimenticare un pizzico di salutare ironia. In scaletta una ventina di pezzi, fra cui classici come “Poison”, “Teenage Frankenstein”, “I’m Eighteen” e la conclusiva “School’s Out”. E non finisce qui: venerdì uscirà l’ep “The Breadcrumbs”, un tributo agli eroi del garage-rock della sua Detroit. Rock anche al Blah Blah, dove saranno di scena i francesi Les Lullies col loro punk-garage.
DIEGO PERUGINI
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