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7:05 am, 29 Giugno 19 calendario

Arrestata Rackete rischia fino a 10 anni

Di: Redazione Metronews
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La comandante Carola Rackete, dopo una lunga giornata in attesa di una svolta, invocando lo “stato di necessità” per i 40 migranti a bordo, ha deciso nella notte di forzare il blocco delle motovedette e intorno all’1.50 la nave della ong tedesca, battente bandiera olandese, è entrata nel porto commerciale di Lampedusa. Poco dopo è salita la Guardia di finanza che alle 3 ha fatto scendere e ha portato via in auto la capitana che appare molto calma e determinata. E’ in stato d’arresto per violazione dell’articolo 1100 del codice della navigazione, che richiama il comportamento del comandante o dell’ufficiale che commetta atti di resistenza o di violenza contro una nave da guerra nazionale, ed è punibile con la reclusione da 3 a 10 anni.
SeaWatch. Entrare nel porto di Lampedusa anche senza le autorizzazioni “è stata una decisione dell’equipaggio della Sea Watch” e non solo della capitana, ha detto l’avvocato della Ong tedesca, Leonardo Marino. “Siamo orgogliosi del nostro capitano, ha agito nel modo giusto. Ha insistito sulla legge del mare e ha portato la gente al sicuro”, ha affermato il Ceo di Sea Watch, Johannes Bayer. Sulla banchina un massiccio cordone delle forze dell’ordine. L’ingresso della Sea Watch in porto dopo 17 giorni, con i suoi 40 migranti, era stato salutato da applausi, ma anche da contestazioni, con un gruppo di lampedusani guidata dalla storica esponente della Lega nell’isola, Angela Maraventano, a urlava “Vergogna” anche all’indirizzo dei cinque parlamentari a bordo. ​Rackete era già indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione dell’articolo 1099 del codice della navigazione contestato al comandante che non obbedisca all’ordine di una nave da guerra nazionale. Sull’isola è presente il procuratore aggiunto Salvatore Vella che aveva già fissato l’interrogatorio. “Sono passati quasi 60 ore da quando abbiamo dichiarato lo stato di emergenza. Nessuno ascoltava – ribadisce la Ong che spiega così la decisione presa – nessuno si è preso la responsabilità. Ancora una volta è toccato a noi portare in salvo 40 persone”.
“Tentato naufragio”. Ha trascorso la notte nella caserma della Guardia di finanza, Carola Rackete. Per lei è scattato l’arresto anche di “tentato naufragio”. Durante la manovra di avvicinamento alla banchina del molo commerciale la Sea Watch era pericolosamente vicina alla motovedetta della Finanza. Momenti concitati e grande apprensione del personale militare, poi la motovedetta si è spostata lasciando a quel punto libero lo spazio per l’attracco. Per Rackete è scattato l’arresto per resistenza o violenza a nave da guerra a cui si aggiunge quello di tentato naufragio proprio relativo alle manovre legate all’attracco: oggi li trascorrerà ai domiciliari (presumibilmente a Lampedusa) poi entro 48 ore si dovrà svolgerà l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Agrigento alla presenza del difensore. Il gip avrà poi altre 48 ore per la convalida del provvedimento. 

29 Giugno 2019
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