Quando la vita era dolce La moda nelle foto di Barillari
La “Hollywood sul Tevere”, Audrey Hepburn, Ava Gardner, Grace Kelly, e poi Sophia Loren, Monica Vitti, Claudia Cardinale. Tutte nella Roma della Dolce vita, a spasso per via Condotti o via Veneto e Piazza del Popolo nell’epoca dei tubini, dei tre giri di perle, dei foulard. Con uno che, in quella Capitale molto glamour, le seguiva e scattava, immortalando oltre che l’attimo anche l’abito e l’eleganza.
“King dei paparazzi”. Insomma erano anche gli anni ruggenti di Rino Barillari, il “King dei paparazzi” che con la macchina fotografica ha saputo cogliere l’essenza di quel periodo magico. E di quella moda che adesso approda, attraverso quegli scatti, nel designer outlet di Castel Romano, a Roma. «Ancora oggi ci sono tracce evidenti dello stile della Dolce Vita nelle nostre vetrine – dice Enrico Biancato, Centre Manager del grande outlet – Rino Barillari ci ha regalato 40 storie dei protagonisti e del glamour di quegli anni indimenticabili».
La mostra. La mostra “Rino Barillari, 40 scatti della mia Dolce Vita”, con i testi della giornalista Antonella Piperno, partirà il 6 giugno e durerà fino al 31 agosto, e comprende una selezione “sentimentale” dallo sterminato archivio di Rino Barillari. Foto in bianco e nero che immortalano la magia di star americane come Frank Sinatra, dive nostrane come Anna Magnani, protagonisti del varietà come Raffaella Carrà e teste coronate di passaggio nella Capitale come la spendida Grace Kelly.
Tubi e perle. Scatti e anni da incorniciare, che dal punto di vista della moda hanno lasciato un’impagabile eredità, tramandandoci il transgenerazionale tubino nero, gli occhialoni da diva, il maglioncino a collo alto immortalato nella “Dolce Vita” di Fellini e subito diventato “il dolcevita”, un evergreen che ha attraversato baldanzosamente i decenni, indossato oggi dalle influencer e ovviamente postato su Instagram.
Barillari. L’incredibile carriera di Rino Barillari, oggi 74 anni, è ricca di oltre tre milioni di fotografie e costellata da 166 ricoveri al pronto soccorso, 11 costole rotte, una coltellata, 76 macchine fotografiche e 40 flash fracassati da chi non gradiva i suoi scatti. Celebrato con il progetto “The King of paparazzi”, composto da una mostra al Maxxi, un libro biografico e dal film di Massimo Spano e Giancarlo Scarchilli, per il quale il fotografo ha vinto il Premio speciale come “protagonista dell’anno” ai Nastri d’Argento Documentari, Barillari non poteva certo immaginare il suo futuro ricco di fama quando, in cerca di fortuna, si trasferì a Roma alla fine degli anni Cinquanta. Aveva solo 14 anni, era partito dalla sua Limbadi, in Calabria e appena arrivato dormiva sotto le stelle, nel parco di villa Borghese. Due i suoi mantra personali: “Dio ti vede, Barillari pure” e “Privacy? per me vuol dire provaci”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA