Cina
7:21 pm, 9 Marzo 19 calendario

Via della seta, avviso Usa “Italia non legittimi Cina”

Di: Redazione Metronews
condividi

Ancora ieri, il premier Conte mostrava tranquillità:  “Escludo nel modo più assoluto che le agenzie di rating americane possano avere reazioni verso l’Italia per il dossier Italia-Cina. Non immagino ne’ fraintendimenti ne’ ritorsioni”, aveva risposto a chi, sul dossier Italia-Cina, ipotizza possibili reazioni degli Usa al dialogo commerciale tra il nostro Paese e la Cina. Oggi un avviso è arrivato, e viene dal consigliere speciale del presidente americano, Donald Trump, che ha suggerito all’Italia di “non legittimire il progetto di vanità cinese” della Via della Seta. In un tweet, Garrett Marquis ha scritto: “L’Italia è un’importante economia globale e una grande meta d’investimento. Non c’è bisogno che il governo italiano presti legittimità al progetto di vanità delle infrastrutture cinesi”.
Il mega progetto Belt and Road. Il maxi-progetto Belt and Road fu lanciato dal presidente cinese, Xi Jinping, nel 2013, pochi mesi dopo l’inizio del suo primo mandato come presidente della Repubblica Popolare Cinese. Riguarda la connessione infrastrutturale di tre continenti, del valore di oltre 1000 miliardi di dollari, e oggi conta 152 paesi aderenti, secondo gli ultimi calcoli di Pechino. L’iniziativa nasce da un suo annuncionel settembre 2013. Già nell’aprile 2015 il progetto aveva assunto connotati precisi, con 6 “corridoi” economici sui quali svilupparsi: secondo stime di allora, l’iniziativa valeva 900 miliardi di dollari. Due anni dopo sono stati aggiunti altri 113 miliardi di dollari (780 miliardi di yuan di allora) di finanziamenti, annunciati a Pechino dal presidente cinese, in occasione del primo forum internazionale sulla Belt and Road Initiative. 
L’Italia.  L’iniziativa cinese di sviluppo infrastrutturale euro-asiatica Belt and Road potrebbe contare anche l’Italia tra i suoi sostenitori già a partire dalle prossime settimane, malgrado i dubbi degli Stati Uniti che guardano appunto con sospetto al maxi-progetto lanciato dal presidente cinese. L’Italia sarebbe il primo Paese del G7 a firmare un memorandum d’intesa con la Cina, forse già in occasione della visita del presidente Xi prevista dal 22 marzo ma ancora non annunciata ufficialmente da Pechino.

9 Marzo 2019
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo