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9:59 pm, 28 Febbraio 19 calendario

Tra cantieri e Tav si prova a sbloccare

Di: Redazione Metronews
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Il vertice decisivo sulla Tav ci sarà solo la prossima settimana. L’exit strategy sarebbe quella di avviare i bandi per l’opera, inserendo una clausola sospensiva in modo da poter in ogni momento tornare indietro. Così non si perderebbero i 300 milioni dei fondi europei e non si penalizzerebbe a livello finanziario Telt – la società metà francese e metà italiana responsabile della realizzazione dell’opera. L’avvio dei bandi potrebbe in ogni caso lasciare mani libere all’esecutivo, far prendere tempo alla maggioranza affinché si trovi un accordo e allo stesso tempo permettere un confronto aperto con la Francia e la Commissione europea. Un passaggio che però crea ancora tensioni: dai 5 Stelle arrivano conferme di no categorici, con la minaccia persino di spaccare il Movimento, come dice il Senatore Airola, ma tutta l’ala che fa capo a Grillo è sulle barricate. La Lega invece continua a puntare sulla realizzazione dell’opera, e il premier Conte starebbe lavorando in prima persona per sboccare la situazione, con l’ipotesi di una mini-Tav. Toninelli comunque afferma che ci sarà una decisione entro 7 giorni, e aggiunge: «Non mi preoccupo se partono i bandi».  
Un tema collegato è quello dello sblocca-cantieri, che il governo vuole anche simbolicamente sbrigarsi a dare il via libera a un po’ di lavori, mentre il ministro Toninelli avrebbe presentato un dossier per smentire che il governo tiene bloccati 600 cantieri. «La prossima settimana – dice Conte -penso che potremo tirare fuori il decreto legge che ci consentirà di riaprire i cantieri sbloccati, di semplificare i passaggi ostativi per la realizzazione dei progetti, in Consiglio dei ministri (di ieri) c’è la legge delega». Bisogna anticipare qualcosa rispetto al Codice degli appalti. Insieme in Cdm anche il provvedimento semplificazione.  
Salvini intanto spinge sul provvedimento sull’Autonomia, sul quale ci sarebbe un avvicinamento con gli alleati, ma anche molti punti ancora da chiarire. Come sulle nomine e anche sulla Rai. 
Mentre il reddito di cittadinanza è quasi pronto a partire: l’Inps ha preparato i moduli che dovrebbero essere usati dal 6 marzo, e si sta definendo l’accordo con i caf. Ma la spina sono i navigator e la totale mancanza di chiarezza e di accordo su questo  punto fondamentale tra il governo e le regioni.

28 Febbraio 2019
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