Firenze
9:38 pm, 18 Febbraio 19 calendario

Arresti domiciliari per i genitori di Renzi

Di: Redazione Metronews
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Tiziano Renzi e Laura Bovoli, padre e madre dell’ex premier Matteo Renzi, sono stati arrestati e posti ai domiciliari. Per i due coniugi i reati contestati sono di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni, per aver provocato, secondo le accuse, con l’aggravante del dolo il fallimento di tre cooperative. Ad eseguire la misura la guardia di finanza di Firenze che ha presentato le ordinanze di custodia cautelare a domiciliari emesse dal gip di Firenze per i delitti di bancarotta fraudolenta ed emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti. Tra gli arrestati, anche un altro imprenditore di Campo Ligure, in provincia di Genova.
Il gip.  “Con riferimento alla posizione di Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono poi in evidenza condotte volontarie realizzate non per fronteggiare una contingente crisi di impresa, quanto piuttosto di condotte imprenditoriali finalizzate a massimizzare il proprio profitto personale con ricorso a strategie di impresa che non potevano non contemplare il fallimento delle cooperative”. E’ quanto scrive il gip di Firenze Angela Fantechi nell’ordinanza di custodia cautelare con cui ha disposto gli arresti domiciliari per i genitori dell’ex premier. 
L’ira dell’ex premier. Saltato a Torino l’incontro di presentazione del libro di Matteo Renzi in programma questa sera alle 21 al Circolo della stampa, l’ex premier è ripartito per Firenze. “Arriveranno le sentenze e vedremo se questi due cittadini settantenni, incensurati, sono davvero i pericolosi criminali che meritano – oggi, casualmente proprio oggi – questo provvedimento. Arriveranno le sentenze e misureremo la credibilità delle accuse. Arriveranno le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no”, ha detto Matteo Renzi in un commento su Facebook.  “Da rappresentante delle Istituzioni difendo lo Stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia. Da figlio sono dispiaciuto per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazione immeritata e ingiustificata”.  E poi: “Se io non avessi fatto politica, la mia famiglia non sarebbe stata sommersa dal fango. Se io non avessi cercato di cambiare questo paese i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione”. “Dunque – aggiunge Renzi – mi sento responsabile per il dolore dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei figli e dei miei nipoti. I dieci nipoti sanno però chi sono i loro nonni. Sanno che possono fidarsi di loro. E sanno che ciò che sta avvenendo è profondamente ingiusto”. 
“Nessun processo in piazza o web”.  “Chi ha letto le carte dice che di questa storia si parlerà a lungo e che siamo davanti a una decisione assurda. Io non ho letto le carte, aspetto le sentenze. So però ciò che hanno fatto in questi anni alla mia famiglia. E mi basta per dire che non accetteremo nessun processo nelle piazze o sul web. I miei genitori si difenderanno in aula, come tutti i cittadini. Io continuerò a combattere per questo Paese, forte della mia onestà. Forte delle mie idee. Forte dell’affetto di tanta gente che sa perfettamente che cosa sta accadendo”.  “Voglio che sia chiaro a tutti che io non mollo di un solo centimetro. La politica non è un vezzo personale ma un dovere morale. Se qualcuno pensa che si possa utilizzare la strategia giudiziaria per eliminare un avversario dalla competizione politica sappia che sta sbagliando persona. Non ho mai avuto così tanta voglia come stasera di combattere per un Paese diverso e per una giustizia giusta”. 

18 Febbraio 2019
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