I casi umani di Pintus destinati a estinguersi
TORINO Il suo ultimo successo era “Ormai sono una milf”, divertente riflessione sul mondo dei quarantenni di oggi, intrappolati in una mentalità da bambini che vogliono fare i grandi.
Ora Angelo Pintus volta pagina e si presenta, da venerdì al 31 dicembre al Teatro Colosseo con il suo nuovo “Destinati all’estinzione”.
Uno spettacolo che fa divertire ma anche pensare, tra ironia e rappresentazione di uno spaccato della società odierna. Un titolo che contiene anche una minaccia per l’umanità che il comico triestino, classe 1975, viviseziona senza pietà e senza sconti, in modo ironico e schietto, analizzando i suoi bizzarri protagonisti e le loro contraddizioni.
Ecco allora che Pintus finisce per raccontare di chi guida mentre manda messaggi con il cellulare, di chi è pronto a fare la rivoluzione ma solo su Facebook e di chi lascia la macchina nel posto riservato ai disabili perché “tanto sono cinque minuti”.
Senza dimenticare altri “casi umani”, sempre cari all’ironia di Pintus, come chi festeggia il complemese e il mesiversario o chi segue pedissequamente tutte le teorie complottiste.
Per il comico triestino, che ormai è diventato un vero e proprio fenomeno teatrale e mediatico, questi sarebbero i chiari indizi dell’inevitabile destino dell’umanità, ovvero l’estinzione Ed è proprio l’estinzione ad avvicinarsi senza far perdere troppo tempo, per lui, irrimediabilmente (Info: teatrocolosseo.it).
ANTONIO GARBISA
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