SCIENZA E CIBO
6:30 am, 28 Marzo 18 calendario

Bufale sempre più diffuse nel settore alimentare

Di: Redazione Metronews
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MILANO Anche nel settore dell’alimentazione sono sempre più diffuse le fake news, notizie inventate, false e infondate. Internet è un rapido amplificatore che contribuisce a mettere in circolo nuove bufale e a rilanciare convinzioni popolari e, a causa di chi utilizza il web per manipolare la comunicazione, si diffonde una scorretta informazione sull’alimentazione. Se ne è parlato a Milano, dove è in corso il salone “Fa’ la cosa giusta”, in un dibattito con Giorgio Donegani, Tecnologo Alimentare ed esperto di Nutrizione. «Una delle ultime bufale – ha raccontato – è quella relativa alla farina bianca, messa a sproposito nella categoria dei “veleni bianchi”. In Italia consumiamo in media a persona 28 kg di pasta, 35 kg di pane, 8 kg di pizza all’anno e nonostante ciò siamo il secondo popolo più longevo al mondo dopo il Giappone». Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, ad esempio, utilizzare prodotti senza glutine (gluten-free) per chi non ha problemi di celiachia, porta con sé qualche inconveniente anche per la linea. I prodotti senza glutine in commercio sono, infatti, più calorici del corrispondente alimento contenente glutine, perché addizionati di grassi. L’eliminazione del  glutine e l’utilizzo dei prodotti gluten-free, quindi, dovrebbero essere rigorosamente ristretti solo alle persone con diagnosi certa di celiachia.  Durante la conferenza si sono ricordati anche aneddoti divertenti ma allarmanti: per esempio, il sale dell’Himalaya in Himalaya non è mai esistito, è solo il nome commerciale perché proviene dal Pakistan.
La  farina bianca è messa a sproposito nella categoria dei “veleni bianchi”. «In Italia consumiamo in media a persona 28 kg di pasta, 35 kg di pane, 8 kg di pizza all’anno e nonostante ciò siamo il secondo popolo più longevo al mondo dopo il Giappone», dicono gli esperti di alimentazione.
Fake news e “demonizzazione” non hanno risparmiato neanche il latte, definito un veleno bianco, mentre l’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione mondiale della Sanità ha classificato gli alimenti in base alla probabilità
di rischio: il latte è definito “neutro”, quindi non è affatto pericoloso.
Non è vero che lo zucchero di canna sia meno nocivo di quello bianco.  «Il processo industriale al quale viene sottoposto lo zucchero per diventare bianco non danneggia il prodotto», scrivono gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità.
METRO

28 Marzo 2018
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