Il plebiscito annunciato Putin va oltre il 72%

RUSSIA «Qualsiasi risultato sarà un successo, basta che mi dia il diritto di continuare a fare il presidente». Così Vladimir Putin dopo aver votato, come da tradizione, nel seggio dell’Accademia delle scienze a Mosca. Ma il plebiscito – nel quarto anniversario dell’annessione della Crimea – è andato oltre le sue più rosee aspettative, con gli exit poll che gli assegnano il 73,9% e lo spoglio parziale che conferma il superamento del 72%. Mentre sulla Russia infuria la bufera della spy-story del nervino, alle presidenziali erano chiamati alle urne 113 milioni di elettori e nell’ambasciata russa di Parigi ha votato anche l’attore Gerard Depardieu, dal 2013 con passaporto russo.
Sfidanti impossibili
Più che scontata la vittoria del presidente uscente che inizia il suo quarto e ultimo mandato (salvo modifiche costituzionali) con altri sei anni alla guida della Federazione Russa. L’affluenza al voto si è fermata al 63,7%. Nessuna speranza per gli sfidanti. Il milionario candidato del Partito comunista, Pavel Groudinine, è accreditato al 15%, seguito dall’ultranazionalista Vladimir Jirinovski (6,9%). Più staccata la giornalista liberale Ksenia Sobtchak. Il principale oppositore del Cremlino, Alexei Navalny, era stato escluso dalla corsa perchè dichiarato ineleggibile dalla Commissione elettorale dopo una condanna per distrazione di fondi che Navalny sostiene essere frutto di una manovra orchestrata dal potere. Gli unici problemi per il voto, secondo la Commissione elettorale, si sono avuti in Gran Bretagna («pressioni psicologiche sugli elettori») e a Kiev (con «ostacoli per impedire l’ingresso ai seggi»). Sempre la Commissione ha fatto sapere di aver respinto un cyber-attacco al proprio centro informatico, proveniente da 15 Paesi diversi.
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