femminicidi
8:23 pm, 14 Settembre 17 calendario

«Noemi è stata lasciata da sola»

Di: Redazione Metronews
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LECCE «Qui tutti pensano che Noemi si sarebbe potuta salvare dalla violenza cieca del suo assassino, ma le istituzioni non hanno mosso un dito». Così il parroco di Specchia, don Antonio De Giorgi, dopo la morte della 16enne uccisa dal fidanzato di un solo anno più grande di lei. La stessa domanda se l’è posta il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che ha disposto «accertamenti preliminari» sul caso tramite l’Ispettorato di via Arenula.
“Indaga” anche il Csm
Anche la prima Commissione del Consiglio superiore della magistratura ha chiesto al comitato di presidenza l’apertura di una pratica «per chiarire se ci siano state inerzie degli inquirenti» in relazione alle denunce che la madre della ragazza aveva presentato alla Procura per i minori di Lecce sui comportamenti violenti del ragazzo. «Quando una donna vittima di violenza, o in questo caso una madre preoccupata per sua figlia, trova il coraggio di denunciare, il suo atto non deve mai cadere nel vuoto – ha commentato Mara Carfagna, parlamentare di Forza Italia – come riportato dal capo della Polizia Gabrielli le denunce negli ultimi 5 anni sono aumentate del 33%, ma se a queste non si da seguito, se i segnali d’allarme non vengono raccolti si rischia di vanificare tutto».
Cambio di versione
Intanto il 17enne reo confesso ha cambiato versione su quanto accaduto il 3 settembre: «Noemi voleva convincermi ad uccidere i miei genitori», ha raccontato alla pm, dopo aver sostenuto inizialmente di avere ucciso spinto dalla gelosia per la vita «troppo libera» condotta da Noemi. Il giovane ha poi detto di aver commesso l’omicidio con un coltello, di proprietà di Noemi, che lei aveva portato con sè uscendo di casa.
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14 Settembre 2017
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