Delfini
1:00 pm, 3 Aprile 17 calendario

Ecco perché i delfini sono un problema

Di: Redazione Metronews
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Roma. Un salto nell’acqua. Il tipico suono ascoltato mille volte nei documentari naturalistici. Il gioco felice di due esemplari che nuotano vicini. I delfini sono un’attrazione, da sempre, per grandi e piccini. Ma c’è un altro lato della medaglia. Qualche sera fa 2 barche uscite in mare per la pesca di sgombri non sono riuscite a gettare nemmeno le reti. I delfini erano talmente tanti che avrebbero strappato le reti. Causando danno da almeno 30 mila euro. Siamo nel mare a sud della Sicilia, nelle Eolie. Lampedusa, precisamente. Salvatore Martello è il presidente del consorzio Pescatori Lampedusa e Linosa. E domani potrebbe essere un giorno cruciale per centinaia di famiglie che vivono di pesca. «Hanno parlato di guerra tra pescatori e delfini, ma non è così. Il punto è un altro. Qualcosa sta succedendo nel Mediterraneo e non da ora, ma da alcuni anni a questa parte. Il numero di delfini è cresciuto in maniera esponenziale mentre altre specie sono diminuite. Quest’anno, ad esempio, sono spariti i polpi. L’anno scorso non si trovavano calamari mentre era pieno, in maniera del tutto inusuale, di tonni. E i delfini, sono davvero troppi». E minacciano la pesca. 
«Si fiondano sulle reti e le distruggono per mangiare il pescato. Non parliamo dello strascico, ma delle barche che escono entro le sei miglia, quindi vicino alla costa». I pescatori sono pronti allo sciopero. Il problema, dicono, deve diventare nazionale. Riguarda le tavole di tutti.
Tra Lipari e Salina raccontano di un fatturato sceso del 70 per cento e di famiglie in crisi: prima ogni barca portava a terra circa 25 chili di totani, adesso non più di tre chili. Nessuno vuole uccidere i delfini, ma chiedono dei dissuasori di ultima generazione, da inserire nelle reti. «Dissuasori sonori. Lo stato di calamità proposto non risolve il problema se non ci danno questi strumenti per combattere. Certo c’è anche una componente di pesca aggressiva, che va regolamentata. Ma l’accerchiamento da parte delfini è ormai quotidiano». Ed ecco che domani ci sarà una riunione tra i politici locali, regionali e inviati da Roma che potrebbero dare il via libera all’operazione dissuasori.
«Sappiamo che il comune di Lampedusa è con noi. Vogliono proporre di far partire dei progetti sperimentali per applicare subito i dissuasori», ci spiega Martello.
I pescatori ci spiegano che lo sbuffo dei delfini così romantico se ascoltato mentre si è in crociera, è un incubo per loro che di notte escono in mare e scoprono di dover tornare indietro perché accerchiati dai mammiferi.
«Il Mediterraneo è stato troppo sfruttato, escono in massa anche le barche dagli altri Paesi e la struttura stessa del nostro mare è cambiata. Le temperature più alte e l’inquinamento sono i nemici da combattere. Tutti insieme, sia la scienza ma anche la politica. Che si affronti questo dramma che si sta svolgendo sotto i nostri occhi, anno dopo anno. Ed è un problema di tutto il Paese, non solo dei pescatori delle Eolie». 
STEFANIA DIVERTITO
 

3 Aprile 2017
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