Ballerina, una favola danzata sulle punte
ROMA Un’orfana che sogna di diventare ballerina, una provincia francese in cui si balla sui tetti, l’Opera di Parigi, la cattivona arrivista di turno, la donna delle pulizie-angelo azzurro e poi lei, Felicie, che da adolescente semplicemente sa che le passioni vanno vissute. Ingredienti classici di una favola che, però, stavolta, si racconta sulle punte e sui tetti.
C’è tutto questo in “Ballerina”, cartoon doppiato da Emanuela Ionica, Eleonora Abbagnato, Federico Russo, Sabrina Ferilli e con Francesca Michielin a cantare, dal 16 nei cinema anticipato domenica da una premiere romana.
«Abbiamo passato tre anni a chiederci come realizzare un film sulla Parigi poco nota degli anni in cui la ristrutturazione urbanistica non era ancora completata e persino la Tour Eiffel era ancora in costruzione», racconta il produttore Laurent Zeitoun.
Ma ciò che conta qui è la danza in cartoon che si vede ben poco al cinema: «Da un punto di vista visivo è una disciplina estremamente cinema-friendly. Guardare chi balla è un’esperienza incredibile. Renderla in un film d’animazione equivale a sublimarla però effettivamente il mondo del balletto si vede raramente nei film d’animazione, ad eccezione di alcuni passaggi in “Fantasia”».
Allora a chi vi siete ispirati?
«Soprattutto a film che parlano del superare se stessi come “Billy Elliott” e “Karate Kid”, perché la danza classica è una sorta di eterna battaglia, soprattutto con se stessi che esige rigore, sacrificio e sofferenza. È una sorta di monte Everest nel mondo dello sport e dell’arte. Quindi era perfetta per raccontare la storia di una ragazzina che non è disposta ad arrendersi».
SILVIA DI PAOLA
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