Gragnaniello, Napoli e l’Africa

ROMA La voce intensa e graffiante di un grande protagonista della canzone italiana giovedì (alle 21) al Parco della Musica. Nella Capitale fa tappa il tour di Enzo Gragnaniello, cantautore napoletano che fin dagli inizi della sua carriera ha cercato una strada nuova per la canzone partenopea, coniugando tradizione e modernità.
Nato a Vico Cerriglio, il vicolo più stretto di Napoli, Gragnaniello ha iniziato a scrivere canzoni a 18 anni, pubblicando il primo disco nel 1983, a cui, due anni dopo, ha fatto seguito Salita Trinità degli Spagnoli, album dedicato ai Quartieri Spagnoli, il quartere dove l’artista vive tuttora. Napoli è sempre al centro delle sue canzoni e della sua ispirazione.
Gragnaniello per ben tre volte nella sua carriera ha vinto la Targa Tenco per il miglior album in dialetto, conquistando l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori per la sua capacità di mettere insieme le antiche origini napoletane e la melodia mediterranea, il folk nella sua accezione più nobile e la musica africana. Sarà in scena al Parco della Musica con Misteriosamente, una performance che vuole ricondurre il pubblico alle sue radici più remote attraverso sonorità e ritmiche sincere e dirette. In scaletta riletture di classici della canzone napoletana come Passione e Scetate e brani di sua composizione come fra gli altri O’ mare e tu, scritta per Andrea Bocelli, e Cu’ mmè, brano interpretato nel 1994, oltre che da Gragnaniello, da Mia Martini e Roberto Murolo.
 
STEFANO MILIONI