Terremoto, allerta tsunami Nuova Zelanda sotto assedio
NUOVA ZELANDA Ancora un violento terremoto fa tremare il mondo. Una scossa di magnitudo 7,8 della scala Richter ha colpito ieri, a mezzogiorno ora italiana, la nuova Zelanda vicino alla zona di Christchurch. Il terremoto ha generato uno tsunami con onde inizialmente arrivate ai due metri di altezza: tanto è bastato per farscattare immediatamente l’allarme con conseguente evacuazione degli abitanti nelle aree più esposte. La Protezione Civile ha paventato l’arrivo sulla costa di onde altre «tra i tre ed i cinque metri» ed ha invitato le popolazioni della parte centrale della South Island e dell’arcipelago delle Chatham Islands ad «allontanarsi dal mare». A Wellington il centro (in riva al mare ) è stato evacuato mentre anche la città di Dunedin (estremità a sud dell’isola) ha proclamato lo stato di emergenza. Due le vittime accertate (come ha poi confermato il premier il premier John Key): un uomo schiacciato sotto i detriti della sua casa ed una seconda persona deceduta per infarto. Ma il sospetto è che le vittime alla fine saranno di più: Gerry Brownlee, capo della protezione civile, ha parlato di «un numero imprecisato» di morti a Kaikoura. Fonti locali parlano del crollo di una palazzina. Molti i feriti. Alle 15 ora italiana un’altra scossa significativa (4 gradi) ha fatto nuovamente tremare le isole.
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