Anziana morta in casa, accanto la figlia

MILANO  La madre seduta su una poltrona, morta. La figlia sdraiata sul divano in totale stato di incoscienza. Sono le 7,30 di domenica mattina quando la badante romena dell’anziana pensionata entra in casa, un appartamento in un palazzo di edilizia popolare in via Grigna, zona nord ovest di Milano. E trova le due donne così. 
Presa dal panico chiama i carabinieri che arrivano sul posto accompagnati da un’ambulanza del 118. Ma il personale sanitario non può che constatare il decesso di Natalina Carnelli, 82 anni, pensionata, invalida da anni e costretta su una sedia a rotelle.
Per la figlia, invece, c’è ancora speranza. La donna 60enne, medico in servizio presso un Sert della zona, respira ancora. Viene immediatamente trasportata all’ospedale dove viene sottoposta a una  lavanda gastrica. Ormai è fuori pericolo. Sarà lei la chiave per capire le cause della morte di sua madre sul cui corpo è già stata disposta l’autopsia.
Due le ipotesi. La prima: la madre potrebbe essere morta di morte naturale e la figlia avrebbe bevuto un cocktail di barbiturici e alcool per farla finita.
La seconda ipotesi è quella più raccapricciante: potrebbe essersi trattato di un omicidio suicidio e quel cocktail, preparato dalla figlia, potrebbero averlo bevuto entrambe le donne. In casa, dove vivevano in una situazione di  progressiva depressione e abbandono, non c’è nessun biglietto d’addio.  
Nessun evidente segno di violenza sarebbe stato riscontrato sul corpo della pensionata 82enne. Ma sul tavolino della stanza nella quale giacevano i due corpi ci sono diversi blister di psicofarmaci e bicchieri sporchi.
Secondo alcune testimonianze raccolte dai vicini, la figlia già da giorni aveva espresso l’intenzione di farla finita, tanto da chiedere a loro di tenerle la cagnetta Stella in caso di bisogno. 
METRO