KEN LOACH
7:38 pm, 13 Settembre 16 calendario

Ken Loach il Rosso chiama alla rivolta sociale

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Un cittadino. Nulla di più, nulla di meno. È solo così che vuole essere considerato e ricordato Daniel Blake, il carpentiere protagonista dell’ultimo film dell’immenso combattente Ken Loach  “Io, Daniel Blake”, Palma d’Oro allo scorso Festival di Cannes e dal 21 ottobre nei nostri cinema. Una piccola storia di un uomo qualunque stritolato sino alla morte dalla burocrazia.
Mr. Loach non ci è concesso più neanche di essere cittadini?
La nostra burocrazia tende a farci a pezzi, è un disegno preciso e consapevole quello che porta a punire le fasce più vulnerabili della società. Dobbiamo riappropiarci del nostro essere cittadini, anche contro i nostri governi che tendono sempre a schierarsi  dalla parte del capitale il quale, a sua volta, vuole rendere vulnerabili i lavoratori, facendo sì che se sei povero o non hai un lavoro o muori di fame, è sempre colpa tua.
È la legge del precariato?
Il precariato è oggi una forza di lavoro inestimabile per la classe dirigente, una valvola che si può aprire o chiudere al bisogno, senza pietà. C’è una condizione di totale vulnerabilità e il tessuto sociale è ormai fortemente minato.
Senza nessuna speranza, quindi?
Una speranza c’è nel fatto che il partito socialdemocratico è riuscito ad eleggere un leader come Jeremy Corbin lo scorso anno. Se vincerà, un cambiamento sarà possibile almeno in Gran Bretagna.
Avrebbe voluto la Brexit il suo Daniel Blake?
La maggior parte dei voti a favore della Brexit sono arrivati dalle classi medie non di sinistra, ma certo una parte di voti è arrivato anche dalla classe operaia come disperata protesta. La grande sfida sta proprio nel coinvolgere di nuovo queste persone, farle sperare ancora.
SILVIA DI PAOLA

13 Settembre 2016
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