Mafia a Milano
9:27 pm, 6 Luglio 16 calendario

Cosa Nostra va alla Fiera Infiltrazioni mafiose negli appalti milanesi

Di: Redazione Metronews
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MILANO La mafia ricompare in Lombardia e allunga i suoi tentacoli sulla Fiera e i padiglioni dell’Expo. La guardia di finanza di Milano ha eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare (7 in carcere e 4 ai domiciliari) nell’ambito di una inchiesta su infiltrazioni mafiose in Lombardia. Le fiamme gialle hanno anche sequestrato poco meno di 5,4 milioni di euro, ed è stata posta in amministrazione giudiziaria la Nolostand, società al centro delle indagini, interamente partecipata da Fiera Milano, che aveva intrattenuto «considerevoli rapporti» con il Consorzio Dominus. Quest’ultimo a sua volta è ricondotto a Giuseppe Nastasi, ritenuto vicino a Cosa Nostra e finito in carcere. 
Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, che ha coordinato l’indagine con i colleghi Sara Ombra e Paolo Storari, ha spiegato che «l’ente Fiera e la società Expo sono estranei ai reati» contestati nell’inchiesta. Con la scelta di «commissariare» Nolostand si è voluto dare un messaggio ai «grandi gruppi e multinazionali» per segnalare che «con il comportamento colposo stanno consentendo infiltrazioni mafiose». I reati per cui si indaga sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, appropriazione indebita e riciclaggio.
Tutto ruota attorno al consorzio Dominus Scarl, una società di outsourcing per imprese attiva nell’organizzazione fieristica , che aveva ottenuto da Nolostand commesse per 18 milioni di euro per realizzare gli allestimenti di diversi padiglioni di Expo, tra cui Francia, Qatar, Guinea Bissau e Birra Poretti, lo stand di Expo in piazza Castello, e per altri eventi fieristici. Sulla carta, l’amministratore del consorzio risultava essere il padre di Giuseppe Nastasi, Calogero. Tra gli arrestati c’è anche un avvocato di Caltanissetta, Danilo Tipo, che è stato anche presidente della camera penale della città. Gli indagati, secondo i pm,  ricorrevano ad un sistema di false fatturazioni per creare fondi neri, e molti contanti sono stati trovati in diverse circostanze: nel doppio fondo dell’auto di Tipo, in un nascondiglio a casa di Nastasi.
METRO

6 Luglio 2016
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