Lombardia
10:00 pm, 28 Giugno 16 calendario

La casa popolare non sarà più “per sempre”

Di: Redazione Metronews
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REGIONE Il Consiglio regionale (41 voti a favore, della maggioranza, 28 contrari, tra cui Pd, Patto civico, M5S) ha approvato la nuova legge per i servizi abitativi. Un tentativo di risposta al “rebus casa” in una Regione dove gli alloggi popolari sono oltre 165 mila, di cui 106 mila di proprietà di Aler e 59 mila dei Comuni, e 56 mila i cittadini in attesa di assegnazione. Tre le novità principali. La prima è il mix abitativo per evitare, con nuclei differenziati, i quartieri-ghetto (oltre l’obbligo dei 5 anni di residenza in Lombardia, è stato rafforzato il requisito di residenzialità: a parità di posizione in graduatoria vince chi da più tempo vive in loco). La seconda è l’ingresso dei privati nella gestione dei servizi abitativi attraverso l’accreditamento regionale. La terza, gli alloggi non saranno più “per sempre”: introdotta l’assegnazione temporanea che sarà legata al permanere o meno dei requisiti di reddito. Un tentativo di aggirare lo scoglio morosità. In Lombardia l’emergenza è legata in buona parte a chi non paga il canone sociale. Si tratta del 22% degli inquilini delle case popolari, circa 33 mila persone di cui oltre la metà è moroso incolpevole. Il testo prevede anche contributi regionali di solidarietà: 10 milioni nel 2016, 20 nel 2017 e 25 nel 2018.
I sindacati hanno manifestato la loro contrarietà all’impianto della legge, hanno chiesto che venisse alzata dal 20% la quota di alloggi assegnati alla fascia di popolazione più fragile, circa 4 mila famiglie.
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28 Giugno 2016
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