Scrat , Manny & soci tornano alle origini

CINEMA Vi ricordate l’indefesso Scrat alla ricerca perpetua della sua ghianda che non fa che sfuggirgli? La sua corsa era cominciata nel primo “Era Glaciale”, ma ora, che il quinto cartoon della saga arriverà  nei cinema (il 25 agosto), vedremo che quella ricerca ha scatenato una serie di eventi che minacciano il mondo intero. La mission del gruppo è, allora, proprio quella di scongiurare la fine del nostro mondo, magari aiutati da un lama che insegnerà loro che cosa si può fare con lo yoga. Ci racconta questo ultimo atto della saga “Rotta di collisione”, il suo regista, Mike Thurmeier.
Thurmeier quale era la vostra sfida?
La vera sfida di questo quinto film era portare tutto a un livello più grande e riagganciarsi al primo film del 2002, aumentando il numero dei personaggi e lavorando sui colori.
Che novità aspettarsi?
La nuova Geotopia, luogo colorato e fatto tutto di cristalli, disegnato come se si trattasse di una sorta di barriera corallina. Sono cristalli cangianti, come si vedrà man mano che l’asteroide si avvicina al globo. Vedrete aurore boreali, piogge di meteoriti, tempeste elettriche…
In 14 anni è cambiato tutto dal punto di vista tecnologico…
Direi di sì. La tecnologia offre molto di più e abbiamo cercato di mostrarlo in scelte visive inedite,  anche perché il pubblico è sempre più esigente e sempre più difficile da incantare. Quindi la posta in gioco è sempre più alta.
È cambiato il lavoro degli animatori?
Sì, ma il film è interamente concepito e prodotto negli States, non facciamo delocalizzazioni per contenere i costi, ma abbiamo un team di animatori di tutto il mondo, tra i quali figurano anche molti italiani. SILVIA DI PAOLA