MAFIA CAPITALE
11:26 pm, 16 Giugno 16 calendario

Mafia Capitale: i legali degli imputati litigano

Di: Redazione Metronews
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ROMA Da corruttore del sodalizio Mafia Capitale a «vittima di concussione». L’ex ras delle coop Salvatore Buzzi sarebbe stato costretto a pagare tangenti per non perdere gli appalti con Ama e Multiservizi, dopo che alla guida della città nel 2008 era arrivato il centrodestra. A sostenerlo è stato ieri il suo legale Alessandro Diddi (in foto), il quale, nel corso del controesame del capitano del Ros, Giovanni De Luca, ha ricostruito l’origine delle dazioni di denaro fra Buzzi e l’ex ad di Ama Franco Panzironi, scatendando il primo scontro fra le difese degli imputati, finora compatte contro la procura.
«Siamo stati vittime di una concussione – ha affermato  Diddi – Nell’agosto del 2009 alle coop Buzzi venne revocato un subappalto dalla Multiservizi per la pulizia dei cimiteri dopo che Buzzi si rifiutò di dare 100 mila euro a Franco Panzironi. Da questo rifiuto nacque un vero e proprio scontro politico che si ricompose solo nel settembre 2010 nel pranzo pacificatore fra Buzzi e l’ex sindaco Gianni Alemanno»-
La vicenda, già menzionata da Buzzi nel suo interrogatorio, non risulta però agli atti del processo, anche perchè antecedente all’indagine della procura di Roma, in cui sono stati presi in esame solo i bonifici («circa 300 mila euro», secondo Diddi) che dalle coop di Salvatore Buzzi sarebbero partiti dal 2011 in poi verso la Fondazione Nuova Italia, di cui Panzironi era segretario e Alemanno presidente, e la Fondazione De Gasperi, di cui sempre Panzironi era direttore operativo.
La mossa a sorpresa di Diddi, che ha anche depositato il foglio con la revoca del subappalto, per ora, non ha smosso più di tanto la procura, convinta del proprio impianto accusatorio, ma ha mandato su tutte le furie Pasquale Bartolo, legale di Panzironi, pronto a querelare il suo collega. “Questa strategia processuale è avvilente. Andavate in giro a dire che compravate questo mondo e quell’altro – lo sfogo di Bartolo contro Diddi – Siate seri e fate i seri. Ti denuncio per calunnia».
MARCO CARTA

16 Giugno 2016
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