Franceschini al Salone “Niente Imu per i librai”

TORINO Abolire il pagamento dell’Imu per le librerie. La proposta è del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ieri ha tagliato il nastro della 29 esima edizione del Salone del Libro. Per il ministro l’inaugurazione della tradizionale kemesse torinese è stata l’occasione per per spiegare cosa ha fatto e soprattutto cosa farà nel settore dell’editoria, e perché i ministri sono entrati nella Fiera di Torino. Ed è così che ha annunciato anche l’intenzione di di regalare un libro a tutti i neonati italiani per favorire la lettura tra i bambini della fascia di età tra 0 e sei anni.
Il Salone ha aperto quindi i battenti e le previsioni sono all’insegna dei record: 1.222 eventi, 1.000 editori, cinque ministri, due premi Nobel (anche se Dario Fo sarà collegato solo in videoconferenza) e sabato, la visita del premier Matteo Renzi. Novità assoluta, quest’anno, il prezzo serale che dalle 17 per la prima volta dimezza: solo 5 euro per incontrare o ascoltare ospiti come Ligabue, Vecchioni, Venditti, Nanni Moretti. La giornata inaugurale ha però riservato anche qualche piccolo problema. Fin dalla prima mattina, per motivi di sicurezza, si sono create lunghe code davanti agli ingressi del Lingotto Fiere a causa dei controlli con i metal detector, cui hanno dovuto sottoporsi anche espositori e giornalisti. E purtroppo non è mancata neanche qualche piccola protesta. I controlli sono estesi anche all’interno dei padiglioni, dove sono presenti le unita cinofile di polizia e carabinieri.
REBECCA ANVERSA