AL PACINO / SALOME'
9:38 pm, 8 Maggio 16 calendario

L’ossessione di Pacino arriva in sala

Di: Redazione Metronews
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CINEMA La leggenda è nota: Erode lacerato dal desiderio, concede alla sua figliastra Salomè la testa di Giovanni Battista che lei ama e vuole baciare a tutti i costi: non ha potuto farlo con Giovanni Battista vivo, lo farà con lui morto. Ma la storia che Al Pacino, partendo dalla “Salomè” di Oscar Wilde ci racconta in “Wilde Salomé”, dal 12 nei cinema, è nuova di zecca. Va oltre ogni leggenda e si fa storia di avidità e folle desiderio. Come dice lo stesso Pacino: «È una storia di lussuria e vendetta, ma prima ancora, un omaggio a Oscar Wilde troppo poco conosciuto e con un Pacino inedito». L’attore  è affiancato da  Jessica Chastain e può contare sul  brano “Salomé”, regalo personale degli U2.
Mr Pacino, non è la sua prima volta nei panni di Erode…
A teatro l’ho fatto ogni volta che ne ho avuto l’occasione ma qui è stato diverso. È un ruolo classico, non è una di quelle parti in cui la gente immagina di vedermi, una sfida diversa, anche perché quello di Erode è un ruolo  che esprime qualcosa che non trovi normalmente in un film.
Cosa significa la storia per lei?
Ne ero ossessionato. Così ho deciso di filmare ogni cosa che accadeva nella mia vita mentre lavoravo al progetto, come se fosse collegata all’opera, provando a mettere tutto  in sequenza. Sono diventato matto per fare tutto in un anno e mezzo. In un documentario si fanno le cose d’istinto, ed è proprio così che ho fatto.
Cosa arriverà di tutto questo allo spettatore?
Una parte di me che non conoscono, vedranno tutto ciò che ho voluto mostrare. Ho cercato di essere il più onesto possibile nel raccontare la mia fatica e i miei amori.
Quello per Oscar Wilde prima di tutti gli altri?
Wilde non smetterà di affascinarmi perché è stato un genio anticonformista, non è un libro chiuso, è ancora nella mia mente. Ecco perché il film finisce come se fosse il capitolo di un ciclo. SILVIA DI PAOLA

8 Maggio 2016
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