Turchia
8:26 pm, 25 Aprile 16 calendario

Tweet su Erdogan Giornalista arrestata

Di: Redazione Metronews
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TURCHIA È un’editorialista di Metro in Olanda la giornalista Ebru Umar arrestata sabato notte a  Kusadasi in Turchia per aver insultato il presidente Erdogan su Twitter (#fuckerdogan). Dopo una notte in cella è stata rilasciata e ha parlato con Metro della sua scioccante esperienza.
Cosa è accaduto?
Sono andata a letto presto nella mia casa di Kusadasi perché domenica dovevo ripartire per l’Olanda. Qualcuno ha bussato e io ho pensato fossero i miei vicini per salutarmi, ma erano due poliziotti. Mi hanno portato con loro alla stazione di polizia da cui mi hanno spostato in un piccolo villaggio a 20 chilometri. Non volevo, ma è emerso che poi è stato un buon posto.
È stata trattata bene?
Sì, erano persone amichevoli che non sapevano quanto fossi arrabbiata quando ero stata arrestata. Credo di essergli piaciuta. Ho parlato tutta la notte con un cinquantenne che non è mai stato fuori dalla Turchia. Ogni poliziotto al commissariato mi ripeteva che le cose non erano così brutte come sembravano. La Turchia assomiglia sempre di più all’Europa occidentale, per cui non avevo nulla di cui preoccuparmi.
Cosa è accaduto dopo?
Domenica mattina sono stata trasferita in ospedale. Controllano tutte le persone arrestate in Turchia per verificare se ci fossero stati abusi. Qualcuno al Dipartimento della Giustizia ha preso il mio fascicolo e mi ha detto che ero stata arrestata perché avevo insultato il presidente Erdogan. Poi siamo andati da giudice. Quello che non capivano è che io twittavo per l’Olanda e non per la Turchia. In Turchia non è permesso insultare Erdogan. Secondo loro, io non posso dire le cose che dico sulla Turchia. Ma se io avessi voluto raggiungere i turchi con i miei tweet, avrei twittato in turco. Ho twittato in olandese perché era per gli olandesi. Ho provato a spiegare che “fuck” da noi non ha solo a che fare col sesso ma è come dire “vai all’inferno”.
Perché non può lasciare la Turchia?
Finché non dimostro che lavoro in Olanda, non ho il permesso di partire. Ci stiamo lavorando.
Ha parlato col premier olandese Mark Rutte?
Sì, mi ha chiamato appena sono stata rilasciata. Ha fatto quanto poteva e l’ho veramente apprezzato.
Ci sono molte persone che stanno celebrando il suo arresto.
Sono molto felice che queste persone stiano celebrando. Ora noi sappiamo chi sono i traditori dei paesi Bassi. Queste sono persone che godono della nostra libertà, ma non vogliono che altri godano della stessa libertà. Vivono in un Paese, ma le loro menti sono legate a un altro Paese. Ma stanno in quell’altro Paese solo per due settimane all’anno e pensano che sia un paradiso: la Turchia è fantastica, se tieni chiusa la bocca .
Ci penserà due volte ora prima di scrivere un tweet o un editoriale?
Non credo.
Quali saranno i suoi prossimi passi?
Sto provando a ridere della situazione e sto per fare una vacanza di cinque giorni. Tornerò bella carica, credo. Ma capisce il punto: i miei genitori hanno pianto. Questa è stata la cosa peggiore.
ERIK JONK
MWN

25 Aprile 2016
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