TERRORISMO/BRUXELLES
9:18 pm, 24 Marzo 16 calendario

L’attacco a Bruxelles sul copione di Parigi

Di: Redazione Metronews
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BELGIO Khalid El Bakraoui, uno dei kamikaze morto negli attacchi a Bruxelles martedì scorso, era ricercato dalla polizia per gli attentati di Parigi del 13 novembre. Lo ha riferito la Procura belga. El Bakraoui era sospettato di avere affittato sotto falsa identità una casa a Charleroi, che si ritiene sia stata utilizzata come covo dai terroristi di Parigi. E l’assalto alla capitale francese avrebbe dovuto “ispirare” anche la nuova azione a Bruxelles: secondo una nuova pista investigativa, infatti, Salah Abdeslam, Amine Choukri e Mohammed Belkaid – i primi due arrestati e il terzo ucciso prima degli attacchi del 22 marzo – avrebbero dovuto partecipare ad un attacco simultaneo in più punti per fare una carneficina come a Parigi.
Attacco ai siti nucleari
C’è però anche un’altra pista, ugualmente inquietante. È quella secondo la quale i terroristi che hanno agito a Bruxelles avessero inizialmente deciso di colpire un obiettivo nucleare. Erano stati proprio i fratelli Ibrahim e Khalid Bakraoui, che si sono poi fatti esplodere all’aeroporto e nella metropolitana di Bruxelles, a prelevare una videocamera sistemata di fronte all’abitazione del direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare del Belgio, poco dopo gli attentati di Parigi e forse in vista di un suo rapimento. L’arresto di Salah Abdeslam avrebbe accelerato i piani della cellula, costringendola a rinunciare all’obiettivo primario. Il giorno scelto per l’attentato avrebbe dovuto essere il lunedì di Pasqua. La registrazione di una decina d’ore era stata sequestrata dagli inquirenti lo scorso dicembre, nel corso di una perquisizione a seguito degli attacchi di Parigi nella casa di Belkaid. Il 17 febbraio, 140 militari erano stati dispiegati intorno alle centrali nucleari.
Caccia ai due senza nome
La polizia belga cerca intanto di determinare l’identità del secondo attentatore alla metropolitana di Bruxelles. La sua presenza è stata rivelata dalle immagini delle telecamere di sorveglianza accanto a Khalid El Bakraoui proprio pochi istanti prima che questi si facesse esplodere. L’uomo porta con sé un borsone. Non è confermato se sia rimasto ucciso nell’attentato o se sia riuscito a fuggire, come il “terzo uomo” ancora non identificato entrato in azione all’aeroporto. Salah Abdeslam, il super ricercato arrestato venerdì scorso per gli attentati di Parigi, ora ha chiesto di essere  estradato rapidamente in Francia.
Rischiata crisi di governo
Diminuisce a 3 su 4 il livello dell’allerta in vigore in Belgio. Lo ha deciso l’organismo di valutazione della minaccia terroristica, spiegando che «questo significa che la minaccia è ora possibile e verosimile», ma non più imminente. Il premier belga, Charles Michel, ha promesso che si farà «piena luce» sulle stragi di Bruxelles ed ha assicurato che «non ci potrà essere impunità». Dopo aver respinto le dimissioni presentate dal ministro dell’Interno, Jan Jambon, e da quello della Giustizia, Koen Geens, criticati per non aver bloccato uno dei kamikaze malgrado la segnalazione delle autorità turche, Michel ha pronunciato un discorso davanti al re. «Il governo e le autorità competenti – ha affermato – ce la metteranno assolutamente tutta per fare piena luce sugli attentati, non potranno esserci zone d’ombra. Non cederemo alla barbarie».
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24 Marzo 2016
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