Ferrovie Nord Milano
8:19 pm, 22 Febbraio 16 calendario

Fnm: denunciò Achille ora è messo in disparte

Di: Redazione Metronews
condividi

MILANO Premiare chi denuncia il malaffare; colpire i disonesti;  interrompere le carriere di quanti hanno permesso lo sperpero di denaro pubblico facendo finta di non vedere. In un mondo ideale dovrebbe essere la normalità, ma forse non nella galassia  Ferrovie Nord Milano (partecipata di Regione, Fs e Gruppo Gavio).
Lo dimostra il caso di Andrea Franzoso, il dirigente di Fnm che incurante delle pressioni  denunciò le spese pazze dell’allora presidente Achille, causandone la rimozione ad opera dei pm. Scoppiato lo scandalo e cambiati i vertici di Fnm – ora affidata al leghista Gibelli -, ci si sarebbe aspettati la promozione di Franzoso. Invece no. Il funzionario è stato isolato e gli è stata cambiata la mansione: non fa più i controlli, ma si occupa di normativa del lavoro, nonostante in Azienda ci sia già un dirigente deputato a ciò che si avvale di un corposo staff. In pratica Franzoso da mesi non fa nulla. Tanto che ha fatto ricorso al Tribunale del Lavoro. Domani  la prima udienza: «Dimostreremo che nei suoi confronti c’è stata una ritorsione per le denunce e chiederemo il reintegro nelle funzioni che aveva prima», spiega il suo legale Scarpelli.
I PROMOSSI
E, siccome in Fnm a volte si va al contrario, a essere stato “promosso” è stato un altro, Massimo Stoppini, all’epoca di Achille direttore amministrativo di Fnm. Era lui che firmava le richieste di rimborso per le multe prese dai figli del Presidente, per le scommesse o per i film porno. Un dirigente, sebbene mai indagato, quantomeno poco attento,  ma non per il Cda di Fnm, che infatti lo ha nominato Dg di Fnma (Ferrovie Nord Milano Autoservizi) con uno stipendio di oltre 200 mila euro.
Discorso a parte il forzista Carlo Alberto Belloni, presidente del collegio dei sindaci di Fnm nell’era Achille. Belloni, scoppiato lo scandalo delle spese pazze, era stato costretto alle dimissioni perché accusato di favoreggiamento (accusa poi archiviata). Nelle mani degli inquirenti c’è una registrazione del  27 aprile 2015 fatta da Franzoso, dove Belloni lo redarguiva perché l’esito dei suoi controlli doveva essere aggiustato con lo stesso Achille: “Quando io dicevo che non bisognava scrivere determinate cose, non dicevo che non bisognava trovarle; bisognava trovarle, come faceva Orlandini (ex responsabile dei controlli, ndr), che veniva dal Presidente e le mediava a suo vantaggio”. 
Nonostante l’indagine, Belloni è tutt’ora presidente dei sindaci del Policlinico, oltre che nel cda di Iwbank, nel cda del Mondino di Pavia e del Teatro Fraschini.
ANDREA SPARACIARI

22 Febbraio 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo