Ferrovie Nord Milano
7:46 pm, 18 Novembre 15 calendario

Fnm cambia i suoi controllori

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI   Aria nuova. È quella che ieri ha promesso il presidente di Ferrovie Nord Milano, Andrea Gibelli, presentando il  bilancio di sostenibilità del gruppo. Gibelli, uomo di fiducia di Maroni (e con Maroni sotto inchiesta per le assunzioni indebite), messo a capo di Fnm dopo le dimissioni il 19 maggio scorso dell’ex Achille, ha annunciato che “ci sarà un nuovo dirigente all’internal audit (cioè l’organo di controllo interno, ndr) dal primo gennaio e proverrà da una società esterna al gruppo”. Il nome non è stato reso noto, ma si sa che avrà la qualifica di dirigente.
Così come l’aveva l’ex responsabile, rimosso dopo aver denunciato le malefatte di Achille, o quello ancora prima,  costretto ad abbandonare l’incarico   perché accusato di associazione a delinquere. 
La holding di piazzale Cadorna – proprietaria di Trenord -,  nell’ultimo anno è stata falcidiata dalle inchieste: in primis quella sulle spese pazze di Achille, al timone per 17 anni, dimissionato perché indagato per peculato e truffa aggravata. Tra abbonamenti alla pay-tv, vestiti, multe e  scommesse, per i pm avrebbe usato 110 mila euro di fondi aziendali. Nell’occhio dei pm, poi, è finito poi il presidente del Collegio sindacale, Carlo Alberto Belloni, dimessosi dopo essere stato raggiunto da un avviso di garanzia  «per tentato favoreggiamento».
Lo strano appalto
Ma non finisce qui: a inizio novembre l’ennesima grana, quando la Finanza si è presentata  chiedendo gli atti dell’appalto da 115 milioni per il collegamento ferroviario T1-T2 di Malpensa. Per Cantone ci sarebbe il sospetto di «presunti fondi neri». Un anno fa Metro raccontò la vicenda, riferendo che quell’appalto gestito da Fnm e Sea aveva ottenuto il 3 marzo 2014 una corsia preferenziale dall’allora commissario Expo, Sala, perché ritenuta “opera fondamentale per Expo”. Sulla carta i cantieri dovevano chiudere entro il 1° maggio 2015, peccato che il bando del primo cantiere (da 38 milioni) prevedeva la fine lavori a gennaio 2016, mentre il secondo (da 77 milioni) a marzo 2016.
Il Gruppo Gavio
Altro punto controverso era il vincitore di entrambe le gare, la società  Itinera del Gruppo Gavio. Non una gruppo qualsiasi, visto che è il terzo azionista di Fnm, con il 3,74% delle azioni (dopo il Pirellone, 57,57% ed Fs, 14,74). Il dimissionario Belloni era espressione proprio dello stesso Gruppo Gavio. ANDREA SPARACIARI

18 Novembre 2015
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