Bertolaso: “Roma città terremotata”. Aquilani indignati

ROMA Un’altra giornata difficile per il candidato Guido Bertolaso: in mattinata l’ex capo della protezione civile, inizialmente sostenuto da Lega, Fi e Fdi  ieri mattina ha paragonato Roma a una città terremotata, indicando se stesso come l’uomo in grado di ricostruire la Capitale, come ha fatto a l’Aquila. Una sortita, fatta dai microfoni di Repubblica.tv, che ha scatenato la reazione di una serie di associazioni aquilane che il sisma del 2009 lo vissero sulla loro pelle. In una lettera aperta hanno citato tra le altre cose, l’esperienza delle new town, lontane dalla città e costruite con immobili che dopo pochi anni in alcuni casi hanno visto cedere i balconi. In serata Bertolaso ha ribattuto al Tg1: «Non solo non mi vergogno ma sono orgoglioso del lavoro fatto a l’Aquila. Quelle che sono poi le calunnie scritte da pochi rappresentanti della società aquilana lasciano il tempo che trovano».
L’ex capo della protezione civile durante la giornata ha parlato anche di ciò che farà per Roma: dalla revoca del bando per i mercatini rom, alla lotta contro il menefreghismo dei romani nei confronti della legalità. Ma per tutta la giornata sono arrivate le bordate di Alfio Marchini (preferito dal leader leghista Salvini) e dal “fuoco amico” di Francesco Storace. Il primo ha detto che Bertolaso, medico, fallirà così come ha fallito un altro medico, Ignazio Marino. Storace ha dichiarato semplicemente che «Bertolaso è inadatto a governare Roma». E per il fine settimana ci saranno in tutti i Municipi i gazebo con i quali l’ormai ex alleato Salvini chiederà ai romani chi vogliono come candidato sindaco di centrodestra.
Sono invece concluse le “Comunarie” dei 5 Stelle, che ieri al Roma scout center hanno fatto il punto sulla loro consultazione online. Sono 49 gli aspiranti consiglieri scelti online dagli iscritti roma, 5 i candidati sindaco, tra cui i favoriti Marcello De Vito e Virginia Raggi. La scelta finale sul nome ci sarà entro domani.
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