Maurizio Guandalini
7:15 pm, 14 Febbraio 16 calendario

La carica dei manager candidati nei comuni

Di: Redazione Metronews
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Manager o muerte. È ciclico. La politica quando non sa che pesci pigliare fa uscire dal cilindro il bravo cumenda. Privato o pubblico. Che ha messo i conti a posto per una azienda di altri o per la sua. Alla carica di sindaco del comune di Milano sono candidati tre business men, di casa con profitti&perdite e mastrini: Sala, che viene da Expo, Parisi che si è fatto con le telecomunicazioni o giù di lì e Passera dalla banca. A Roma, per compensare l’illegalità diffusa, la ricerca è più spostata sul candidato ‘giustizialista’ o anti-disastri; però c’è l’imprenditore Marchini, il Garko dei Parioli, che ha i soldi di famiglia quindi garanzia certa che, una volta al potere, non ruba.  Giorni fa mi sono confrontato con un Sindaco di paese. Di professione ingegnere. Totale digiuno di politica. Vive la carica di primo cittadino con  lo specialismo dell’ingegnere. Confondendo, spesso, i ruoli. Per fare il sindaco non serve essere ingegnere, nemmeno avvocato o architetto. Tanto meno diplomato o laureato. E ancor meno manager o plurimasterizzato. L’unico termometro sono i cittadini. Stare in mezzo a loro e poi con il buon senso del ‘buon padre di famiglia’ cercare di risolvere i problemi. Bella formuletta, vero? Facile a dirsi, ma a farsi? 
La corsa dei manager alla carica a Sindaco di Milano è responsabilità dei cittadini. Di noi. Quante volte sbrigativamente affermiamo che per risolvere problemi ‘grandi’ ci vuole la competenza; quante volte stordiamo l’interlocutore dicendo “per carità, un politico no”. È passata l’ideologia che per governare un comune servono solo bravi amministratori perché i problemi non sono né di destra né di sinistra. La politica-politica di suo ha dato una mano a diffondere qualunquismo: una volta all’opera ha dimostrato, in alcuni casi, totale inaffidabilità. Se non peggio. D’altronde il successo della politica-non politica, il Mito dell’immacolato, è l’esprit del successo dei grillini. La gente stufa del magna-magna si è riversata sulle mani pulite, su chi è fuori dalla politica. Però poi arriva il momento che le mani te le devi sporcare e il mito s’infrange. I ruzzoloni dei 5 stelle al potere, in paesi e città, sono all’ordine del giorno. Il buon Sindaco non si trova in categorie esclusive delle professioni ma il ‘buono’, questo conta, si trova rimanendo nei pressi  della politica . Essa sola è nutrimento. So di fare un discorso controcorrente: ma, oggi, abbiamo bisogno del primato della politica, anche perché i ‘primati’ dell’imprenditore e dei tecnici, ad esempio al Governo, li abbiamo provati con risultati miseri miseri.
MAURIZIO GUANDALINI
ECONOMISTA E GORNALISTA

14 Febbraio 2016
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