Smog, il Piemonte adotta il semaforo anti-Pm10

TORINO Il piano sulla qualità dell’aria potrebbe essere operativo dal prossimo autunno, nel frattempo il Piemonte per ridurre l’inquinamento si inventa il semaforo antismog. Il semaforo prevede quattro codici di colore: giallo, arancio, rosso cinabro e rosso vivo.
Ciascuno è collegato con un livello di allerta crescente, simile a quello che viene usato dalla protezione civile, e ad ogni grado corrispondono misure da adottare. Più è alta l’allerta, cioè il livello di Pm10, più sono incisive le misure. La novità è il frutto del vertice convocato ieri dal presidente Sergio Chiamparino con i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti di Città metropolitane e Province. Il sistema dei codici è semplice: con il giallo scatterà il blocco dei veicoli diesel Euro 3, la riduzione di un grado del riscaldamento degli edifici pubblici, il divieto di bruciare residui vegetali, di usare caminetti aperti, di spandere liquami da deiezioni animali.
Con l’arancio, blocco dei diesel Euro 4 e un altro grado in meno di riscaldamento.
Con il rosso cinabro, blocco totale dei diesel e limite di velocità a 90 km/h.
Con il rosso vivo, stop alle auto private nei giorni feriali nelle aree urbane, blocco totale nelle extraurbane, e bus gratuiti.
Quest’ultimo livello, che scatta dopo 3 giorni di concentrazioni di polveri superiori a 180 microgrammi, non è però mai stato raggiunto negli ultimi mesi. Si tratta di un piano non obbligatorio, infatti, saranno i sindaci a decidere se e come applicarlo.
REBECCA ANVERSA