Maurizio Guandalini
7:33 pm, 14 Gennaio 16 calendario

Tpl, la solita musica trita

Di: Redazione Metronews
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Solita musica. Arrivano nuovi ministri e al primo punto c’è la riforma del trasporto pubblico. Metro ha dedicato la prima pagina alle nuove notizie provenienti dagli uffici del titolare dei Trasporti, Graziano Del Rio. L’ex sindaco di Reggio Emilia ci dice che al centro ci saranno i cittadini-utenti. Già sentito da altri suoi colleghi a Roma e da assessori e presidenti delle varie regioni: sono melodie note, preludio di prossimi aumenti dei biglietti. Ma, cristianamente rassegnati, vogliamo dare credito alle paternalistiche intenzioni di Del Rio, anche se, gratta gratta, tra le righe delle sue dichiarazioni, scorgiamo fiacche rivoluzioni. La parola tuonante, fuori posto, è razionalizzazione. Razionalizzazione delle reti ferroviarie: le linee poco frequentate chiudono, alle altre si tolgono corse, e si integrano con i bus,  perché i treni sono vuoti. Il Ministero parte da premesse che fanno da paravento ai  problemi, quasi ‘secolari’, mai risolti.
E i treni nuovi? La manutenzione delle linee e delle vetture? Insomma perché Del Rio non punta su servizi migliori. La gente non va in treno perché le linee regionali sono abbandonate a se stesse, cadono a pezzi, perché una persona prima di prendere un treno locale ci pensa dieci volte visto che le cronache dei giornali sono piene di ritardi, soppressioni, vetture fredde (in inverno e calde in estate) e via via l’elenco dei disguidi. Ministro Del Rio lei forse crede nei miracoli? Crede che si possa rianimare un morto? I treni locali non sono sinonimo di eccellenza. La politica non ha mai prestato attenzione e non ha mai investito soldi nella costruzione di infrastrutture come il raddoppio di binari di linee dove viaggiano treni merci che rallentano la velocità, e la puntualità, dei treni passeggeri. Eppoi, ci scusi ancora Ministro: ma dove sta la logica green del suo Governo? Con la legge di stabilità avete appena varato una Finanziaria verde; usciamo da un periodo di coprifuoco con le città invase dall’inquinamento e la sola proposta che viene in mente al suo ministero è quella di incentivare il trasporto su gomma, i bus che sappiamo quanto sono scalcagnati, e lenti, quelli delle linee locali. La morale del ragionamento la possiamo anche spostare  esclusivamente sul lato economico: il trasporto locale, Ministro, lo deve rendere appetibile. Mi spiego. Al viaggiatore (senza distinzione pendolare e occasionale) che, da vent’anni, pagando,  ne ha viste di tutti i colori vuole almeno restituirgli, non dico gli interessi, ma il capitale, dandogli treni decenti e puntuali?

14 Gennaio 2016
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