Torino/Teatro
5:32 pm, 13 Gennaio 16 calendario

Una “Gerusalemme” tra ottave e musica

Di: Redazione Metronews
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TORINO L’ultima volta era alle prese con “Lehman Trilogy”, la  messinscena firmata da Luca Ronconi poco prima della sua scomparsa, in cui era tra i protagonisti al fianco di Massimo De Francovich, Fabrizio Gifuni, Massimo Popolizio e Fausto Cabra, Al cinema era tra gli interpreti dell’ultimo film di Abel Ferrara, “Pasolini”. 
Domani sera  e dopodomani, Roberto Zibetti, nato nel ’71 negli Stati Uniti da genitori italiani, ma cresciuto a Torino, debutterà con “La Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso al Teatro Gobetti come interprete e regista di questo nuovo allestimento che vuole essere un ironico viaggio a velocità accelerata nel composito mondo che si snoda dentro e fuori le mura di Gerusalemme. Tanto che a fare da contraltare alle parole ci sarà sul palco anche la musica di Giorgio Mirto che ha scelto la chitarra per riscrivere un tema di Henry Purcell, il celebre compositore inglese di musica barocca vissuto tra il 1659 e il 1695, e la grazia di Celeste Gugliandolo che canterà in greco, in corso e in arabo, riuscendo a restituire il dolce spirito mediterraneo del poema originale. 
Si dice che Torquato Tasso fosse appena quindicenne quando iniziò a scrivere una serie di appunti intitolati “Gerusalemme”.
Era il 1559 e lo scrittore ci mise altri ventidue anni per concludere e dare alle stampe il suo poema: venti canti per un totale di 1.917 ottave in cui battaglie e duelli si alternano a grandi storie d’amore, passioni e atti d’eroismo, e in cui compaiono anche diavoli, maghi, incantesimi che sono quasi sempre opera dei saraceni perché il tempo è quello della Controriforma e, quindi, ad aiutare i paladini cristiani ci sono gli angeli accanto a Dio (Info: 011 5169555).
ANTONIO GARBISA

13 Gennaio 2016
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