Stop a centurioni e risciò Il pugno duro di Tronca

ROMA Un’ordinanza per dire basta ai centurioni che si fanno fotografare con i turisti sotto al Colosseo in cambio di soldi, e ai risciò che sfrecciano lungo i Fori mettendo a repentaglio i passeggeri che trasportano e i passanti.
Lo ha deciso il commissario per Roma Francesco Paolo Tronca, vietando «qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico (c.d. centurioni) in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro. Il divieto si impone ai fini della tutela della sicurezza urbana – in quanto i soggetti dediti a tali attività agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive – e del decoro del patrimonio artistico, storico e monumentale della città». Lo stop ai risciò e altri velocipedi, spiegano dal Comune, è dettato soprattutto dal fatto che questi veicoli possono essere condotti senza titolo di guida e non sono quindi soggetti all’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile. Pertanto «non dispongono dei requisiti necessari a tutela della sicurezza nella circolazione.
L’ordinanza stabilisce, inoltre, il «divieto di svolgere in maniera ambulante l’attività su suolo pubblico di intermediazione e promozione di tour turistici e vendita di biglietti per l’accesso a musei e siti archeologici» in quanto prefigurano una concorrenza sleale nei confronti degli operatori autorizzati e, in previsione del maggiore afflusso di persone durante il Giubileo, potrebbero intasare il flusso di turisti e pellegrini, creando anche problemi di ordine pubblico. Tronca ha assicurato che l’ordinanza sarà rispettata anche grazie a servizi mirati che verranno adottati dalla polizia municipale.
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