Maurizio Guandalini
10:26 pm, 23 Novembre 15 calendario

Non cedere agli isterismi Sì al Giubileo aperto

Di: Redazione Metronews
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Giubileo sì o Giubileo no? Il Papa ha venduto l’ultima macchina blindata che era nei garage del Vaticano: vi pare che Francesco possa rimandare il Giubileo?  A quando, poi, visto che nessuno sa quando finirà questa “guerra”? Il Giubileo non è  una assemblea condominiale  o un congresso di partito. C’è un carico di spiritualità che va oltre i stress-control  ai quali i pellegrini, e non solo, dovranno sottostare.  Il Pontefice non può  cedere agli isterismi e al panico.  «Niente porte blindate nella Chiesa, tutto aperto», il taglio del personaggio è questo.  La nostra vita, laici e fedeli,  ha l’obbligo di ritornare alla normalità. Sarebbe terribile una Chiesa, e una comunità,  che si rinchiude. E il Giubileo ci darà una mano. Sarà aperta la porta Santa e le piccole porte delle tante chiese.  Delle tante chiese, sì, le migliaia di parrocchie disseminate ovunque: perché non è necessario recarsi a Roma a celebrare il Giubileo. E i falsi allarmi? I mitomani? L’under attack?  I bollettini quotidiani di blocchi di metro e strade? A Papa Francesco pare non sia andato giù l’avvertimento dell’FBI che Duomo, Scala e San Pietro sono obiettivi sensibili. E’ dall’11 settembre 2001 che sono obiettivi sensibili. Eppoi quell’avviso, due righe sotto, specificava che in Italia non ci sono pericoli imminenti. Il panico si alimenta anche con queste uscite: i servizi segreti e di sicurezza, in generale, dovrebbero lavorare in silenzio per tutelare cittadini. E non due per quattro, ad ogni passo, spiegare  con comunicati stampa le strategie e  le telefonate di pazzi o le dimenticanze di borse vuote per strada.
Vogliamo dar ragione alle teorie del banalino della domenica per la serie «più c’è paura e più c’è la volontà di reagire e contrastare i terroristi»?  E’ lo stesso format delle ricette per salvarsi dal caldo torrido in estate: non uscite il pomeriggio e bevete molta acqua.  E se Roma fosse chiusa come Bruxelles? Non siamo esperti ma a occhio in Belgio hanno, di certo, spaventato la gente sperimentando un format pericolosissimo: si può fare una azione strategica avvisata ai quattro venti, sotto l’occhio delle telecamere e la gente chiusa in casa smarrita a farsi mille domande? Una volta terminata l’allerta quanto ci vorrà ai cittadini di Bruxelles a tornare alla normalità’? A scrollare questa paura? Lodi a Papa Francesco che chiede di non blindare piazza San Pietro e di abbassare lo stato emozionale. Occhi fuori dalla testa e ansia tachicardica cedono a mani basse la vittoria all’Isis.  Farci dei film o montare dei castelli di ipotesi, fatte in casa, è controproducente.
MAURIZIO GUANDALINI
Economista e giornalista

23 Novembre 2015
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