L’eroe Iqbal diventa cartoon

CINEMA Iqbal ha la vita davanti, ma una mission impossible da affrontare: ha 10 anni, vive con la madre in un piccolo villaggio e deve trovare i soldi per le medicine del fratellino malato. Trovarli subito. Così scappa, inizia la sua avventura, finisce nelle mani di uno schiavista che lo costringe a lavorare nella sua fabbrica di tappeti insieme ad altri bambini. Presto capisce che quel debito non sarà mai ripagato e che bisogna scappare di nuovo per riconquistare infanzia e libertà.
Ecco “Iqbal. Bambini senza paura”, cartoon di Michel Fuzellier e Babak Payami, dal messaggio forte, realizzato con tecnica mista di animazione 3D su scenografie disegnate,  nei cinema dal 19 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Ogni riferimento alla tragica vicenda del baby sindacalista Iqbal Masih, venduto a 4 anni a uno schiavista, finito a lavorare  in una fabbrica di tappeti pachistana e ucciso in circostanze misteriose a 14 anni dopo aver denunciato le condizioni di molti bimbi vittime dalla “mafia dei tappeti”, non è puramente casuale.
SILVIA DI PAOLA