TERRORE A PARIGI
9:28 pm, 15 Novembre 15 calendario

Dopo gli attacchi a Parigi sicurezza potenziata in Italia

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’allarme sicurezza è massimo anche in Italia, dove non mancano le preoccupazioni e i timori per possibili attentati, sia nella vita ordinaria che per gli eventi straordinari in programma. L’allerta è diramata e sono state disposte misure di rafforzamento dei dispositivi di sicurezza. Oggi alle 18.30 nell’Aula di Montecitorio, a nome del governo, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il ministro dell’Interno Angelino Alfano terranno un’informativa urgente sugli attentati di Parigi e verosimilmente anche su alcune misure di sicurezza. 
«Insieme a tanti Paesi amici risponderemo con intransigenza a questa micidiale sfida di morte e di sopraffazione – ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – Come accadde durante gli anni del terrorismo interno, lo faremo senza mai far venire meno le ragioni del diritto e della giustizia, che fondano la nostra civiltà, ma con determinazione». 
«Il Paese unito e compatto assieme agli altri partner europei sarà in grado di vincere» il terrorismo, un «tema che ci porteremo nei prossimi mesi e forse anni», ha dichiarato a margine del G20 il premier Matteo Renzi. «L’Italia è un grande Paese che ha sconfitto in passato il terrorismo interno e le stragi di mafia e ha la forza per poter affrontare senza sottovalutazioni ma senza isterismi e con grande determinazione la fase che stiamo vivendo», ha sottolineato ancora Renzi. È, ha proseguito, «un momento delicato da affrontare senza isteria, ma con determinazione» con un «Paese unito e compatto» e «senza polemiche», auspicando che non venga usato «nessun tono superiore a quello di cui c’è bisogno». Far funzionare la testa e il cuore, non la pancia, è quindi il messaggio che il presidente del consiglio ripete e condivide con i leader del G20. Serve, insomma, una visione strategica che tenga insieme le diverse partite in Medio Oriente, dall’Iraq alla Siria, dall’Afghanistan alla Libia. Solo così si può scegliere la strada da seguire, affrontando le tematiche nel loro complesso, dai migranti alla povertà fino alla sicurezza.   
«Noi abbiamo ricevuto le minacce dell’Isis già da prima» che Parigi venisse attaccata venerdì scorso», ha ribadito il ministro dell’Interno Angelino Alfano. «Di certo quel che è accaduto ha accresciuto il livello della minaccia, perciò abbiamo innalzato il livello di sicurezza. Nessun Paese è a rischio zero. Il nostro lavoro è diminuire il coefficiente di rischio, ma nessuno può dire che sia pari a zero». A chi gli domanda se l’Italia corra rischi con il Giubileo, ha risposto «noi abbiamo avuto il grande evento dell’Expo – ricorda – e prima che cominciasse ci sono stati parecchi allarmi sulla sicurezza. Oggi possiamo dire che è andato tutto bene. Lo stesso faremo con il Giubileo. Questi risultati non arrivano per grazia ricevuta, ma perché ci lavoriamo su. Prevenzione vuol dire ridurre il coefficiente di rischio».
METRO

15 Novembre 2015
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